Con il pass per L’Europa già in tasca arriva il momento di tirare le somme. Il Milan si impone di misura allo Stadium contro una Juventus annichilita da un finale di stagione tenebroso. I diavoli (dopo Napoli, Lazio e Inter) si aggiudicano quindi l’ultimo posto riservato alle italiane nella prossima Champions League.
Sorrisi che illuminano i volti e abbracci a fine match, ma riavvolgendo il nastro e ricapitolando quelli che erano i buoni propositi per questa stagione si fatica a festeggiare del tutto. Se da un lato pende la semifinale di Champions che per quanto dir si voglia è certamente un risultato favorevole; dall’altro la squadra di Pioli si ritrova a una giornata dal termine del campionato a depennare l’ormai unico obiettivo rimasto, graziato anche dalle vicende extra campo della sfidante di ieri sera.
La Juventus è fuori forma e visibilmente stanca sul piano fisico e mentale. Nell’ultima sfida intera della stagione, davanti a un pubblico equamente svogliato, gli uomini di Massimiliano Allegri appaiono spenti e quasi mai pericolosi. Al loro cospetto i diavoli, che hanno ben chiaro il piano da attuare. Dopo l’Euroderby che ha messo totalmente in ombra i rossoneri, il Milan è protagonista dell’ennesimo colpo di scena, essenziale stavolta a salvare il salvabile in una stagione eccessivamente ricca di alti e bassi.
Ai tre punti ottenuti contro la Sampdoria se ne sommano altrettanti grazie alla rete decisiva di Giroud. Il francese sblocca il risultato in chiusura di primo tempo sfruttando di testa il cross dalla destra di Calabria.
Una gara priva di grandi emozioni, che non verrà certamente ricordata per le imprese calcistiche viste sul rettangolo verde, ma che ha ufficializzato il traguardo rossonero. Insomma, bravi si ma senza dubbio riconoscenti agli stessi rivali battuti per un regalino arrivato dal tribunale che fa cassa oltre che morale.
Inutile nascondersi dietro a un dito, la stagione del Milan è stata fortemente condizionata da un mercato estivo rivelatosi con il tempo del tutto inadeguato. La crisi che ha aperto l’anno non è stata affatto semplice da superare fisicamente così come mentalmente. Adesso, con giugno alle porte è bene tenere conto di questi fattori determinanti, la programmazione inizierà a breve ed è chiaro che le prime risposte arriveranno con il mercato, insomma le chiavi le tiene sempre Maldini ma quest’anno al primo errore si vedrà più dita puntate e questo lo sa bene. Con la qualificazione certa per la prossima Champions League bisognerà rinforzare e rivoluzionare la rosa a disposizione di Pioli per poter tornare a contare sulle seconde linee, in questa stagione mai vera risorsa.
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