Un altro KO, un altro record negativo e le solite banali scuse di Mister Allegri, la Juventus saluta l’Allianz Stadium con la 17^ sconfitta stagionale. E se non bastasse quel numero così pesante, 10 sono quelle in stagione in Serie A e 2 su 2 quelle col Milan, numeri che alla Juve non si vedevano dalle stagioni dei settimi posti. Un disastro totale che non si può solamente giustificare con le penalizzazioni, ma parte da lontano.
La Juventus di Allegri 22/23 aveva riposto le proprie speranze nei due super colpi a parametro zero: Pogba e Di Maria. Se il francese è un flop per cui non servono ulteriori commenti oltre i pochi, per l’argentino un commento è d’obbligo. Voluto fortemente da Massimiliano Allegri, il Fideo non è evidentemente mai stato davvero convinto di firmare con la Juventus. Lo dimostra l’indolenza con la quale ha interpretato le poche presenze della prima parte di stagione e il solo mese di marzo giocato “alla Di Maria”. Un flop annunciato si da quando l’argentino, nella stagione del Mondiale, aveva chiesto di firmare un contratto annuale!
Tutto sommato, dopo la stagione fatta, un sollievo per la Juve che non dovrà tenersi un ingaggio pesante. Detto questo, salutato Maurizio Arrivabene e relegato in posizioni di secondo piano Cherubini, alla Juventus l’ultimo fautore di questo ingaggio scriteriato è Massimiliano Allegri, il cui futuro sembra appeso ad un filo. I fischi all’uscita dell’argentino sono per lui, per le sue prestazioni, ma anche per chi lo ha voluto in bianconero a condizioni inaccettabili.
Ieri sera la Juventus è stata squadra per circa mezz’ora, sciogliendosi alla lunga e mostrando tutto il peggio nel secondo tempo. Anche se è servito un gran gol di Giroud, la Juventus è stata ancora una volta insufficiente. I numeri sono inaccettabili (55 gol fatti non si vedevano dai tempi di Ferrara e Zaccheroni) e le dichiarazioni che ne conseguono pure. Massimiliano Allegri ieri è nuovamente cascato in dichiarazioni che se non valgono un esonero poco ci manca. Il passaggio che ha lasciato piuttosto perplessi riguarda le possibilità di vittoria della Juventus: “Questa squadra non è costruita per vincere anche se lo dite: quando son tornato lo sapevo che era difficile, avessi voluto vincere andavo da altre parti…”
Dichiarazioni disastrose che con cui Allegri ha smentito sé stesso. Premesso che, ogni campionato di Serie A parte per forza con la Juventus tra le favorite alla vittoria finale, ad inizio stagione fu proprio il tecnico livornese a mettere lo scudetto nel mirino. Era il 22 luglio, la Juve era appena arrivata a Las Vegas per la tournée estiva e Allegri affermava: “Dopo essere rimasti un anno senza trofei, per la prima volta in dieci anni, abbiamo il dovere di provare a vincere lo scudetto“. Il calcio forse dimentica, ma la stampa non dovrebbe. E poi come può essere difficile vincere in una società che spende 80 milioni per il miglior centravanti del campionato a gennaio? La risposta può essere solo una: Massimiliano Allegri sta difendendo una posizione da tempo indifendibile. E le sue colpe vanno molto al di là delle difficoltà della penalizzazione extra campo.
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