Il giornalista Enzo Bucchioni, intervenendo a Sportitaliamercato, ha commentato l'attualità calcistica, partendo dall'addio di Spalletti al Napoli: "L'avevamo capito ambiente quando ha usato la metafora degli stivali. E' una scelte di vita che va rispettata. Può essere come un grande artista che ha visto il suo capolavoro. Spalletti ha capito di aver fatto un capolavoro assoluto, ha bisogno di gustarselo, protrarlo nel tempo. Quest'anno sabbatico è comprensibile: vuole stare più vicino alla bambina, a Certaldo e alla sua tenuta. C'è l'altra parte dell'uomo. Ha capito di aver dato il massimo della sua carriera, ma anche la squadra e l'ambiente. Ogni interprete ha dato tutto. Il ragionamento è: più di questo non possiamo fare. Se il Napoli vuole Italiano deve trattare con la Fiorentina. Finora, da quel che so, non è stato contattato".
Sulla Juve: "Le dieci sconfitte riportano la Juventus al pre-Conte. Fossi in Allegri non mi dimetterei. Qualcuno l'ha messo ad allenare la Juve pagandolo. Il club vuole mettere una pietra tombale sulla giustizia, ma per ripartire anche da una pulita gestione tecnica. Altrimenti tra un anno diremmo ancora le stesse cose. Vlahovic? E' evidente la sua involuzione, in due anni è l'ombra del giocatore di Firenze. E' del 2000, ha sempre fatto gol, con la voglia di mettersi in gioco e migliorarsi. Alla Juve ha trovato un tecnico che non gli ha dato le condizioni di esprimersi".
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