Rapporti sempre più tesi tra la Red Bull e la Ferrari. I due team sembrano volersi indebolire a vicenda tra dispetti e e reciproci colpi bassi
In pista non c’è confronto. In questo momento la superiorità della Red Bull nei confronti della concorrenza o presunta tale non lascia spazio a repliche. Anche in un Gran Premio di Monaco ricco di insidie e tormentato dalla pioggia il team austriaco ha confermato di non avere rivali. La vittoria di Max Verstappen, la quarta su sei gare finora disputate, non ha fatto altro che certificare un dominio netto e incontrastato.
Il venticinquenne pilota olandese ha già messo una seria ipoteca sulla conquista del terzo titolo mondiale consecutivo, frutto di un’egemonia che nessuno è in grado di mettere in discussione.
Non la Mercedes, alle prese con seri problemi di adattabilità al nuovo regolamento, nè tanto meno la Ferrari che dopo il grande rilancio del 2022 ha compiuto non uno, ma molteplici passi indietro. L’arrivo del nuovo team principal, il manager francese Frederic Vasseur, che ha preso il posto di Mattia Binotto dimessosi al termine della scorsa stagione, non ha prodotto finora i risultati sperati.
Il presidente della Ferrari, John Elkann, qualche mese fa aveva preannunciato importanti novità all’interno dell’area tecnica. Ma a distanza di tempo da quell’annuncio nulla si è mosso in quel di Maranello: i nomi dei tecnici della Red Bull accostati più volte al Cavallino Rampante hanno ricevuto dal team di Milton Keynes corposi aumenti dei rispettivi ingaggi. Un modo come un altro per indurli a respingere eventuali proposte alternative.
Tra Red Bull e Ferrari si va allo scontro: il ds Mekies è in bilico. Tifosi furibondi
C’è poi il caso di Laurent Mekies, dirigente francese e direttore sportivo della Ferrari che la Red Bull ha di fatto ingaggiato per affidargli il ruolo di team principal dell’Alpha Tauri. Sembrava tutto definito ma John Elkann non ha concesso il via libera all’operazione, definita uno “sgarbo istituzionale” da parte della Red Bull. Mekies ha un contratto con Maranello fino a tutto il 2024, contratto che il patron della Rossa intende far rispettare.
In questo stallo, è intervenuto il diretto interessato che ha ammesso di confidare in un accordo tra i due team in grado di sbloccare la situazione: “Sono vestito di rosso, quindi il mio impegno è rivolto al 100% con la Ferrari. Sono fiducioso che il dialogo tra le parti possa permettere di trovare una soluzione che metta d’accordo tutti”.