Nel consueto editoriale del giovedì per Sportitalia.com, Xavier Jacobelli si espone in maniera eloquente in favore di Simone Inzaghi.
La nona Coppa Italia dell’Inter, la seconda consecutiva; la sesta di Simone Inzaghi (tre da allenatore dopo le tre da giocatore), il quinto trofeo in due anni sollevato da Steven Zhang, ( 1 scudetto, 2 Coppe Italia, 2 Supercoppe), a soli 31 anni, dopo Angelo e Massimo Moratti il presidente più vittorioso nella storia nerazzurra. C’è di tutto e di più nella trionfale notte romana della Beneamata che ha battuto una grande, bellissima Fiorentina, degna rivale di un’avvincente finale nella spettacolare cornice dell’Olimpico. C’è, soprattutto, una nuova rivincita di Simone Inzaghi su quelli che già in settembre dicevano che non dovesse più allenare l’Inter e lo ripetevano in gennaio, in febbraio, in marzo. Poi, in aprile è cominciata la grande fuga dei detrattori a prescindere, a mano a mano che l’Inter inanellava vittorie su vittorie e, dopo tredici anni, guadagnava la finale di Champions League. Il campo, come il tempo, è galantuomo. E galantuomo lo è Simone che è riuscito a sopportare le troppe critiche ingiuste e improvvide grazie alla forza del suo lavoro, alla fiducia in se stesso e all’unità di una squadra. A Roma l’Inter è stata esaltata dal campione del mondo Lautaro Martinez, 25 anni, al gol n.100 e n.101 in maglia nerazzurra, nel 2021 campione d’Italia e del Sudamerica, nel 2022 campione del mondo, nel 2023 capace di sigillare la Coppa Italia con due prodezze degne della sua fama che hanno portato a 27 le reti segnate, nella migliore stagione tricolore della sua carriera. Due anni di Inzaghi misurano l’Effetto Simone: due anni che, grazie ai risultati in Italia e in Europa, hanno fruttato alla società 200 milioni di euro. L’eccezionale cavalcata in Champions League ha già sfondato il muro dei 100 milioni di euro, rispetto ai 62 milioni dell’edizione precedente. E poi: 1,3 milioni di spettatori per le 18 partite di campionato (sabato, con l’Atalanta, San Siro sarà di nuovo tutto esaurito). Fra campionato e Champions (400 mila spettatori), 60 milioni di euro sono stati garantiti dagli incassi casalinghi. Le previsioni per l’esercizio in corso ipotizzano una riduzione del passivo di almeno 40 milioni di euro. Complimenti, Simone. E complimenti a Zhang, Marotta, Antonello, Ausilio: tenuto conto degli ostacoli frapposti dalle esigenze di risanamento del bilancio, questa Coppa è un’altra impresa da incorniciare. Per la prossima, appuntamento al 10 giugno.
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