Con lo scudetto assegnato ormai da settimane a rendere interessante la Serie A ci ha pensato la serratissima lotta per la qualificazione alla prossima Champions League. A soli 180’ dalla conclusione del campionato si iniziano, finalmente, a delineare concretamente le posizioni delle pretendenti al posto. La classifica corta e i rendimenti altalenati hanno finora reso complicato il tutto, ma la 36ª giornata è stata determinante in tal senso. Alla vittoria di Lazio, Milan e Atalanta si aggiunge il pari della Roma e le sconfitte di Inter e Juventus, su quest’ultima si apre un capitolo a se stante riguardante la sentenza arrivata dalla Corte Federale che ha decretato il -10 in classifica.
La Vecchia Signora è fuori dai giochi per quel che concerne il secondo posto in classifica e questo da vita al primo verdetto ufficiale: la Lazio festeggia l’aritmetica qualificazione nell’Europa che conta. La squadra di Sarri, infatti, con la vittoria di misura rimediata contro l’Udinese blinda il secondo posto a quota 68 punti.
In casa Inter si opta per un massiccio turnover contro i campioni d’Italia e complice anche qualche ingenuità del tutto superflua in campo, arriva una sconfitta che pesa parecchio e costringe gli uomini di Inzaghi alla permanenza a 66 punti, in terza posizione.
Solo due punti di scarto dal Milan che batte i pugni e si mostra grande al cospetto di un’ormai retrocessa e inguaiata Sampdoria. A seguire ecco l’Atalanta che si distacca dalla Roma per una sola lunghezza, rispettivamente 61 e 60 punti. Chiude il cerchio delle candidate la Juventus, adesso scivolata a 59 punti.
Bianconeri in caduta libera, tra aule di tribunali e campi che si improvvisano ostili la Juventus non ne viene fuori. La sentenza della Corte Federale d’Appello ha sancito ieri 10 punti di penalizzazione per il caso plusvalenze. Ma se l’andamento sul campo durante la stagione ha comunque permesso di continuare a sognare l’Europa, il rush finale della Juventus non si può certamente dire soddisfacente. Ieri, ad Empoli, il colpo di grazia. La possibilità di dare un segnale forte alla tifoseria, alla giustizia, e soprattutto alle rivali era esattamente al 50%, vincere ieri sera avrebbe significato urlare a gran voce “siamo vivi”. Ma così non è stato, la Juve è uscita malamente dal rettangolo verde dopo un 4-1 letale. La Champions matematicamente si può ancora sognare, ma appare comunque come utopia contestualizzando al momento dei bianconeri.
La 37ª sarà per certi versi quella che in via definitiva porterà le risposte in chiave europea. La Roma già sabato sarà impiegata in un ostico confronto al Franchi contro la Viola di Italiano; a seguire in serata a San Siro andrà in scena lo scontro diretto Inter-Atalanta; strada verosimilmente spianata per la Lazio che a mente serena incontrerà la Cremonese già ufficialmente in cadetteria per il prossimo anno; infine il big match sarà quello di domenica alle 20.45 allo Stadium tra Juventus e Milan.
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