Tra Lecce e Spezia termina a reti bianche, le due squadre bissano il risultato del girone d’andata e con un punto a testa si portano rispettivamente a 33 e 31 punti in classifica. Cambia poco in ottica salvezza, se non che questo pareggio abbia contribuito a ufficializzare la retrocessione in cadetteria della Cremonese di Ballardini. Tra giallorossi e liguri è stata una gara esente da emozioni, la posta in palio alta ha contribuito a rendere contrarre le due squadre, mai realmente incisive sul rettangolo verde.
Primo tempo: Spezia più deciso, Lecce timoroso
Come fosse una finale al “Via del Mare” ci si gioca la permanenza nella massima serie. Lecce e Spezia si scontrano con la consapevolezza che questi 90’ possono valere una stagione intera.
I padroni di casa con Baroni alla guida tecnica sono reduci da tre partite in cui sono riusciti a rimediare un solo punto grazie al pari contro la Lazio; dalla parte opposta il morale è alto per lo Spezia che arriva in Salento dopo l’emblematico successo ottenuto tra le mura amiche contro il Milan.
Ma questa è una sfida a sé. Palla al centro e dopo un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime dell’alluvione in Emilia Romagna, si inizia.
Il primo guizzo è degli ospiti dopo 6’ di gioco, con Nzola che spiazza la difesa giallorossa e dal limite tenta la conclusione con il sinistro, ma la sfera termina di poco a lato. Squadre contratte in quest’avvio di gara, entrambe le formazioni si mostrano propositive in avanti ma rimangono vigili nel non lasciare scoperti i rispettivi reparti arretrati.
Il Lecce è visibilmente più timoroso, lo Spezia controlla meglio e più a lungo il possesso palla. Al 28’ Shomurodov legge male l’azione, ha lo spazio necessario per cercare lo specchio della porta ma opta per mettere la sfera in area piccola all’indirizzo di Nzola che rimedia solo un corner. La prima frazione di gioco si conclude a reti inviolate, il direttore di gara non concede recupero e manda le squadre negli spogliatoi.
Secondo tempo: gara lenta, occasione nel recupero
In avvio di ripresa non cambia l’approccio alla gara. Si fatica a superare la trequarti e le occasioni per sbloccare il risultato si fanno attendere. Al 48’ Strefezza libero da marcature spreca un cross mal indirizzato.
Girandola di cambi a partire dal 60’, ma la sfida non decolla neanche in quest’occasione. Al 77’ ancora Nzola si divora la chance del vantaggio, da posizione defilata la sfera termina a lato. Lo Spezia è ad un centimetro dal beffare i salentini nel recupero. Al 91’ l’azione parte dagli sviluppi di un corner, la palla viene sporcata in area e termina sui piedi di Ekdal il quale cerca lo specchio ma trova un vigile Askildsen, subentrato a gara in corso, a salvare i suoi. Un punto a testa che non soddisfa certamente le due compagini e contribuisce a spedire all’inferno la Cremonese, adesso matematicamente retrocessa in Serie B.