Il cielo sopra l’Inghilterra è più celeste che mai. Per la nona volta nella storia il Manchester City si aggiudica la Premier League, è il terzo anno consecutivo e questo è il quinto scudetto ottenuto nelle ultime sei stagioni. Numeri che non necessitano ulteriori approfondimenti, la squadra di Pep Guardiola è insaziabile agli occhi del mondo e nello specifico dell’Europa. Chi si accontenta gode, ma certamente non è questo il caso dei Citizens, soprattutto quest’anno con una voglia incommensurabile di sfatare il tabù Champions League che si portano dietro dall’alba della storia del club.
È bene sottolinearlo, questa stagione di Premier ha conosciuto due lunghezze d’onda. La prima interamente d’impronta Arsenal, con i Gunners che hanno viaggiato in testa alla classifica con il titolo alla loro portata per ben 247 giorni; una seconda, invece, che non ha conosciuto altro dominio se non quello del Manchester City che con ben 14 risultati utili di fila ha spodestato i rossi di Mikel Arteta conquistando il titolo con un turno d’anticipo. Insomma, l’Arsenal è andato vicino al sogno di alzare il trofeo dopo ben 19 anni di astinenza, ma complice un calo fisico e mentale della squadra contrapposto alla cavalcata esaltante e priva di sbavature dal Manchester City possiamo sostenere che i Gunners si siano praticamente autosabotati.
La vittoria della Premier in casa City è stata servita su un piatto d’argento, con gli uomini di Guardiola ufficialmente incoronati ancora campioni senza nemmeno scendere i campo. Il verdetto infatti è arrivato nel pomeriggio di ieri dopo il triplice fischio del City Ground che ha sancito la vittoria per 1-0 del Nottingham Forrest sull’Arsenal (i padroni di casa hanno ottenuto la salvezza). Il video dei Citizens che festeggiano lo scudetto dal divano è diventato virale in pochi istanti, ma la festa vera e proprio avverrà oggi all’Eithad Stadium a conclusione del match contro il Chelsea.
Testa, grinta e cuore sono stati indispensabili per arrivare al successo, ma la svolta è arrivata senza dubbio per mano del condottiero Pep Guardiola. Sul piano tattico è stato determinante il cambio modulo a partita in corso. La squadra che si schiera inizialmente con un 4-3-3 per poi passare ad un 3-2-4-1 con John Stones in cabina di regia in fase di impostazione. Prevedere il gioco dei Citizens diventa impossibile, al pari di arginare il biondo norvegese che ha incantato l’Inghilterra intera. Alla sua prima stagione con la maglia del City Erling Haaland ha scritto la storia, stabilendo record su record e mettendo a segno 36 reti in campionato.
La vittoria della Premier ad oggi appare come solo il primo tassello di quello che sarà un finale di stagione a dir poco infuocato per i Citizens il quale obiettivo è noto a tutti: si sogna il Triplete.
Il prossimo appuntamento è in programma sabato 3 giugno, con gli uomini di Guardiola impiegati nella finale di FA Cup contro il Manchester United.
Poi subito in direzione Istanbul, dove il 10 giugno ad attendere gli inglesi ci sarà un Inter con nulla da perdere che promette al City una finale da giocare a viso aperto, ma la coppa dalle grandi orecchie non è mai stata così vicina.
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