Questa edizione del Giro d’Italia ci riporta indietro di oltre due anni quando imperversava la pandemia da Covid-19. E fioccano le polemiche
Un salto indietro di quasi due anni, un’escalation inquietante che ci riporta alle stagioni recenti della pandemia e delle pesanti restrizioni prese dalle autorità, politiche e non, per contrastare il dilagare del Covid-19. Quanto sta accadendo al Giro d’Italia in questi giorni ha lasciato tutti sconcertati.
Tifosi, appassionati, osservatori e soprattutto gli addetti ai lavori ancora non si capacitano delle clamorose defezioni verificatesi nella Soudal-Quick Step, la squadra della maglia rosa Remco Evenepoel, il 23enne talento belga ritiratosi a causa della positività riscontrata all’ormai celeberrimo coronavirus.
Si tratta in questo caso di un vero e proprio fulmine a ciel sereno, che ha stravolto non solo la classifica generale del Giro ma riproposto una problematica che sembrava risolta una volta per tutte. L’abbandono della corsa rosa da parte del corridore belga ha innescatouna sequela impressionante di polemiche, soprattutto perchè ormai il Covid viene considerato dalle stesse autorità sanitarie un virus gestibile da ogni punto di vista.
Com’era inevitabile che fosse, alla positività di Evenopel ha fatto seguito quella di alcuni suoi compagni di squadra: Mattia Cattaneo, Jan Hirt, Josef Cerny e Louis Vervaeke hanno abbandonato il Giro a stretto giro di posta e non è da escludere che nelle prossime ore altri corridori facciano lo stesso una volta riscontrata l’eventuale positività al virus.
Esplode il caso tamponi, Bassetti spacca il Giro. I tifosi restano basiti
Questa clamorosa e del tutto inattesa recrudescenza del Covid-19 che sta squassando un Giro d’Italia che prometteva emozioni e colpi di scena ha scatenato, e non poteva essere altrimenti, un’ondata di polemiche destinate a protrarsi per parecchio tempo. A prendere una posizione molto dura sul tema è uno degli virologi più volte espostosi sui media nazionali, il dottor Matteo Bassetti.
Cinquantadue anni, genovese doc e acceso tifoso genoano, primario del reparto di malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, Bassetti lancia pesanti critiche all’organizzazione della corsa rosa: “Non so perché abbiano deciso di fare dei tamponi ai ciclisti all’interno delle squadre che stanno partecipando al Giro d’Italia. Non è affatto utile all’immagine che oggi l’Italia sta dando al mondo. Stiamo assistendo – precisa Bassetti – a un virogiro”.
Bassetti però adombra un sospetto che ora andrà verificato da chi di dovere: “A meno che non siamo di fronte ad atleti che hanno scelto di non vaccinarsi”. Lo stesso ha sottolineato come tra gli sportivi circoli l’idea secondo cui la vaccinazione possa comportare complicazioni. In tal caso, dice Bassetti, “si tratterebbe del ritiro di atleti sani che hanno paura del Covid”.