Saranno settimane infuocate per la Juventus. Tra il caso plusvalenze e la manovra stipendi, il rischio è alto: la versione sul sequestro dello stadio
Mesi infernali quelli appena trascorsi per la società bianconera, ma non è finita qui. Lunedì 22 maggio la Juventus potrebbe vedersi inflitti nuovi punti di penalizzazioni in classifica per il caso plusvalenze. Una situazione complicata visto che sarà fondamentale la qualificazione alla prossima Champions League per pianificare il futuro con più tranquillità.
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha voluto così svelare le incongruenze del sistema come riportato da La Presse: per lui non è più possibile che i giudici sportivi siano eletti a chi vince nelle federazioni. A loro volta i presidenti nominano i giudici federali: una situazione che dovrà cambiare per sempre per avere un sistema più credibile. La Juventus vorrebbe così voltare subito pagina, ma le prossime settimane saranno quelle più decisive per arrivare a conoscere tutte le possibili sanzioni.
Juventus, falso in bilancio: la versione a sorpresa del ministro dell’Economia
In tanti si sono espressi sulle ultime vicende della Juventus esprimendo il loro parere, a volte anche contrastante tra loro. Il futuro dei bianconeri ancora non è chiaro, ma a breve le vicende dovranno essere concluse con i vari esiti decisivi. C’è anche un appunto sulla questione stadio, mossa in maniera particolare dal ministro dell’Economia.
Come svelato da Lapresse il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha voluto esprimere il suo punto di vista: “Se la Juventus ha fatto un falso in bilancio perché togliere i punti? Invece gli sequestrerei lo stadio, visto che è di proprietà”. Dichiarazioni a sorpresa sulle possibili sanzioni per il club bianconero, che dovrà così fare i conti con nuovi punti di penalizzazioni tra il caso plusvalenze e la manovra stipendi. Una situazione delicata che sarà più chiara a partire dalle prossime settimane. La Juventus vorrebbe programmare il prossimo futuro conoscendo nei dettagli tutte le possibili sanzioni che dovrà affrontare.
La versione del ministro dell’Economia è dovuta da un ragionamento simile a quella dell’Agenzia delle Entrate o della Guardia di Finanza: “La Juventus è l’unica squadra che ha fatto lo stadio di proprietà. Gli creo un danno economico su questo”. Una versione completamente differente rispetto a quella precedente soffermandosi così anche sulla questione stadio, l’unico di proprietà in Italia.