Uno dei rinforzi estivi della Roma potrebbe essere Evan Ndicka, 23 anni e difensore centrale francese in scadenza di contratto con l'Eintracht Francoforte, club dove milita dall’estate 2018.
Secondo le ultime indiscrezioni, il giocatore, anche a seguito della visita a Trigoria della scorsa settimana da parte dei suoi agenti, sarebbe molto vicino a firmare con i giallorossi.
Per conoscere meglio Ndicka, Sportitalia.com ha contattato in esclusiva Pablo Correa, da febbraio a maggio 2018 suo allenatore ai tempi dell'Auxerre, proprio poco prima del trasferimento in Germania.
Lei giunse all'Auxerre a metà stagione, cosa ricorda di quel periodo?
"Arrivai al posto di Francis (Gillot, ndr) e ricordo che era un momento molto speciale per l’Auxerre: si era insediato da poco il nuovo proprietario e voleva immediatamente vincere il campionato di Ligue 2, ma la squadra invece faticava e navigava nei bassifondi della classifica. Così a un certo punto Francis decise di andare via e arrivai con l’obiettivo di risalire ma purtroppo non andò come speravo. Peccato perché la squadra era forte".
Sempre durante quei mesi, nell’ultima parte di campionato lanciò titolare Ndicka. Cosa la colpii di lui?
"Io sono sempre attento ai giocatori che alleno. Ndicka un ragazzo molto concentrato e che riusciva ad applicarsi bene. Aveva appena diciotto anni e quindi in quel momento faceva fatica in un campionato molto fisico come la Ligue 2, dove c’è una battaglia continua. Ma le qualità per emergere non gli mancavano, era bravo con il piede sinistro e anche nel gioco aereo. Io ero molto contento di lui, se commetteva qualche errore tattico era una cosa assolutamente normale".
Ha un aneddoto da raccontare di quel periodo?
"No perché l’ho allenato per pochi mesi. Devo anche dire che si vedeva che, soprattutto nelle ultime settimane, aveva la testa altrove: probabilmente stava trattando oppure aveva già firmato con l’Eintracht, del resto anche per l’Auxerre è stata una grande operazione in uscita grazie alla quale il club aveva monetizzato molto bene. Per il livello che ha poi dimostrato, l’Auxerre in Ligue 2 era oggettivamente un contesto troppo piccolo, ha dimostrato sul campo di aver fatto la scelta giusta ad andare in Germania".
Ora il suo percorso all’Eintracht Francoforte sta per finire. Sembra che sia molto vicino alla Roma. Lei dove lo vedrebbe meglio?
"Considerate le sue caratteristiche, per me potrebbe fare molto bene in Premier. Ma anche in Italia lo vedrei certamente bene dal momento che la Serie A non è più un campionato di sola tattica, ma c'è un calcio anche più veloce. Sì, ho sentito che la Roma sta seguendo Ndicka: è assolutamente al livello di una piazza e di una società importante come la Roma. E poi comunque anche tatticamente è molto bravo e sa giocare sia in una difesa a tre che in una difesa a quattro".
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