Dopo averlo atteso per mesi, finalmente i tifosi nerazzurri hanno riabbracciato il ‘vero’ Lukaku: la gioia però potrebbe durare poco
Cinque gol nelle ultime quattro gare da titolare disputate in Serie A. Il rigore pesantissimo realizzato all’Allianz Stadium nella gara di andata delle semifinali di Coppa Italia. In più, tabellino alla mano, tre reti nelle sei gare di Champions League – ma con soli 120′ in campo – giocate nella competizione.
Sembra che Romelu Lukaku si sia tenuto il meglio per il finale di stagione: forse tardi, direbbe qualcuno, ma è proprio adesso che l’Inter è alla stretta finale. La stagione, travagliata e piena di alti e bassi, potrebbe ancora essere una delle più trionfali dell’intera storia nerazzurra.
Fermato da tanti, troppi infortuni che ne hanno condizionato l’integrità atletica- fattore imprescindibile per un giocatore della sua stazza – il belga sembra essersi messo alle spalle la sfortuna. Quella stessa mala sorte che lo aveva accompagnato anche al Mondiale in Qatar, dove fu additato tra i principali colpevoli del flop del Belgio a causa di un paio di clamorosi errori sotto porta nel decisivo match contro la Croazia.
Giova ricordare che Big Rom, come da accordi sottoscritti col Chelsea nello scorso luglio, è all’Inter in prestito (oneroso) secco. Il che vuol dire che se nessuno fa nulla, il calciatore tornerà a Londra alla fine di questa stagine. Uno scenario che non spaventava nessuno fino a un paio di mesi fa, quando l’attaccante sembrava l’ombra del trascinatore ammirato agli ordini di Antonio Conte. Ma che ora è in grado di suscitare più di un rimpianto.
L’ombra minacciosa di Pochettino: Lukaku non si tocca
La questione del ritorno del belga ai Blues era talmente fuori discussione che lo stesso Marotta, in un’intervista di circa due mesi fa, aveva candidamente dichiarato: “Lukaku tornerà al Chelsea a fine anno“. Nulla da obiettare, essendo quelli gli accordi in essere. E nessuna levata di scudi da parte dei tifosi, che anzi erano abbastanza esasperati dal rendimento deludente del bomber. Ora è cambiato tutto.
Lukaku ha dimostrato coi fatti che, se integro, è ancora in grado di fare la differenza. Peccato per l’Inter che stiano cambiando parecchie cose anche in seno al club inglese. L’arrivo ormai scontato di Mauricio Pochettino in panchina stronca qualsiasi speranza di veder rinnovato il prestito del possente attaccante.
Il tecnico argentino è infatti da sempre un grande estimatore dell’ex Manchester United. Nel suo processo – affatto facile, considerando la rosa extra large dei Blues – di costruzione della nuova squadra, Lukaku occupa un ruolo centrale. Quasi cruciale. Il belga rappresenterebbe quello che è stato Harry Kane nel Tottenham allenato dallo stesso Pochettino. Al momento, quindi, le speranze di vedere finalmente a pieno regime la LuLa 2.0 nella prossima stagione resta, per i tifosi nerazzurri, una sorta di chimera.