Qualcuno ha passato la notte in bianco non riuscendo a chiudere occhio, altri sono andati a letto presto con la fretta di svegliarsi quanto prima per godersi una giornata intensissima, perché oggi non è un giorno qualunque, ma quello che si attendeva da vent’anni: siamo arrivati all’ultimo round dell’Euroderby. Appena sei giorni dopo la gara di andata Inter e Milan tornano a San Siro, la Scala del Calcio questa sera alle 21.00 si presenterà a colori invertiti.
Saranno il nero e l’azzurro a predominare dopo aver lasciato spazio ai diavoli settimana scorsa. Milano, così come l’Italia e l’Europa intera scalpitano in attesa di conoscere il verdetto… chi andrà in finale? L’Inter dalla sua ha i due gol di scarto rimediati all’andata e l’umore favorevole dato dai recenti risulti favorevoli; il Milan d’altro canto punta tutto sulla volontà di riscattare una prestazione sottotono che ha portato allo 0-2 finale dei primi 90’ del doppio confronto.
Inter-Milan, un solo pass per Istanbul
Inzaghi da una parte e Pioli dall’altra, due cammini diversi che si incrociano in casa propria davanti a un’Europa attenta che dopo anni di silenzio torna verosimilmente a temere l’Italia. La posta in palio è alta, altissima, ci si gioca il pass per la finale di Istanbul e la gloria cittadina per gli anni a venire. Sarà una partita a se fuori da ogni criterio razionale riconducibile alla stagione in corso. Innegabile però che la forma attuale delle due squadre sia diversa, se non opposta, sul piano fisico e mentale.
Inter in ascesa, ma occhio ai diavoli
Per l’Inter parla il campo, sette successi consecutivi e uno status mentale vincente del tutto riscoperto. Dopo quanto visto nel match d’andata, in cui sono bastati 10’ per archiviare il primo atto della semifinale, è istintivo dedurre che i nerazzurri abbiano un piede a Istanbul. Ma la società prende una posizione diversa, profilo basso e consapevolezza che c’è ancora tutto in ballo. È stato chiaro Simone Inzaghi alla vigilia: “Abbiamo un vantaggio ma non ci sentiamo già in finale”. Fa bene il tecnico piacentino a sottolineare il concetto mettendo in luce ciò che per antonomasia racchiude il concetto di derby, amplificato se unito a quello di una semifinale di Champions League.
Come cambia l’approccio di Inzaghi?
Tornando al campo è facilmente deducibile come Inzaghi si affiderà allo stesso undici di partenza della scorsa settimana. Stesso schema, stessi volti ma un assetto tattico verosimilmente diverso. Cosa cambia? La quasi certa presenza di Rafael Leao in campo. Che dir si voglia il portoghese fa ampiamente la differenza e arginarlo sarà l’arduo compito di un reparto arretrato mai impensierito nella gara d’andata. Inzaghi preferirà mantenere Calhanoglu in cabina di regia coadiuvato da Mkhitaryan, e avere Brozovic come asso nella manica. Stesso discorso da fare in avanti, Lukaku ha dimostrato in lungo e in largo di essere tornato in forma e aver ritrovato la via del gol, ma Inzaghi, deduciamo, manderà Dzeko in campo dal 1’ al fianco di Lautaro.
Il gioco prettamente offensivo che l’Inter ha proposto all’andata sarà difficile da bissare, considerando le variazioni del Milan.
Pioli, contro l’Inter riecco Leao: il Milan ci crede
Preservare il suo gioiello più caro non è stato affatto semplice per Pioli, piuttosto che bruciarsi in partenza rischiando di perdere a lungo termine Leao ha pazientemente atteso a costo di rimediare un passivo che ad oggi pesa e non poco. Il portoghese è reduce da un’elongazione muscolare che l’ha tenuto in tribuna per la gara d’andata. Il veloce recupero lascia comunque molti dubbi in chiave di tenuta fisica, ma non si vedono alternative a Milanello dove l’infermeria una volta rilasciato Leao ha visto entrare Bennacer, mentre Messias sta con un piede dentro e uno fuori.
Insomma, Pioli ha le scelte praticamente obbligate e ripone tutta la fiducia sul suo uomo di punta per un ribaltone. Ci si aspetta un approccio diverso anche dal punto di vista dell’atteggiamento, considerando il blackout mentale avuto pure in campionato e il conseguente “colloquio” a tu per tu con la tifoseria. Pioli in conferenza stampa ha suonato la carica ai suoi e lanciando un messaggio privo di fraintendimenti ai cugini nerazzurri: “Chi fa calcio sa che le partite non sono mai finite fino alla fine e le imprese esistono. Noi ci crediamo“.