Solo la Red Bull ha ben chiaro il suo futuro in Formula 1 mentre gli altri team arrancano: ma l’ultimo annuncio è davvero clamoroso
Difficile fare festa negli ultimi tempi in Formula 1 se non ti chiami Red Bull che agli altri team sta lasciando solo le briciole. All’Aston Martin e a Fernando Alonso può andare benissimo provarte ad essere almeno la seconda forza in campo. Ma chi come Ferrari e Mercedes è abituato ad altro è già in crisi.
Non solo loro però, perché c’è un altro costruttore celebre che è in profonda crisi da tempo e non riesce ad uscire dalla mediocrità. Alla Renault non è bastato cambiare nome rispolverando il comparto sportivo e quindi la Alpine per tornare ai fasti degli anni ’90 e Duemila.
La stagione è cambiata tra mille difficoltà per la squadra che ha deciso di puntare su un gruppo tutto francese dopo il grande rifiuto di Oscar Piastri passatoi alla McLaren e l’addio ad Alonso. Una scelta che fino ad oggi non ha pagato soprattutto per la mediocrità della monoposto progettata dal settore tecnico.
Passano i gran premi, ma la situazione non migliora e difficilmente ci sarà un cambio di rotta nei prossimi appuntamenti tra Imola e Montmelò. In questo senso va letto il clamoroso sfogo di Laurent Rossi, CEO di tutto il Gruppo Renault, dopo il GP di Miami.
Il dirigente ha espresso tutta la sua delusione per un progetto che non sta decollando e per risultati che nonostante ingenti investimenti fatto negli ultimi anni stentano ad arrivare. Esteban Ocon e Pierre Gasly sono in chiara difficoltà: in prova finiscono sempre abbondantemente dietro le prime file e in gara i distacchi stanno diventando pesanti.
Formula 1, l’annuncio scuote il Circus: è arrivato un secco no alla proposta
Tutti sotto accusa quindi in casa Alpine ma uno più degli altri. Perché a dirigere il gruppo c’è Otmar Szafnauer, il team principal statunitense (ma di origini rumene) arrivato ad inizio 2022 dopo un passato alla Force India diventata Aston Martin.
La sua vecchia squadra vola mentre lui sta arrancando ed è sempre più sotto pressione. Le parole di Laurent Rossi dopo il weekend della Florida sono state chiare: Szafnauer è solo una parte dell’ingranaggio, ma spetta a lui far funzionare tutto al meglio. Se questo non succede, chiaramente dovranno essere prese decisioni importanti.
L’attuale obiettivo della squadra resta il quarto posto nel Mondiale Costruttori, un piazzamento realistico ad inizio stagione alla luce delle forze in campo. Oggi però appare difficilmente realizzabile anche se il CEO ha detto con onestà che se lo aspetta e qualsiasi risultato diverso sarà considerato un fallimento.
Ecco perché sembra già essere partita la caccia ad un nuovo team principal e secondo il portale formu1a.uno il primo nome contattato sarebbe quello di Mattia Binotto. Dalla fine di dicembre è libero, dopo l’addio alla Ferrari, e passato un anno di stop potrà rimettersi in gioco.
In realtà però l’ingegnere italo-svizzero avrebbe già anche rifiutato la proposta, forse perché si è reso conto che sarebbe una missione impossibile. Nei mesi scorsi il suoi nome era stato avvicinato alla Sauber che diventerà Audi ma solo più avanti capiremo la verità.