La Fia contro la Red Bull: in particolare è l’atteggiamento dei piloti ad aver indispettito la federazione motoristica, stanca dei colpi di testa del team austro-inglese
Non si placano le polemiche in Formula 1: questa volta è la federazione che interviene per “dare una lezione” a un pilota della Red Bull. Una situazione che preoccupa anche il team, non nuovo ad essere richiamato per gli atteggiamenti in pista e non.
Il Gran Premio di Miami ha confermato come, almeno al momento, non sembra esserci storia in Formula 1, una vittoria tocca sempre alla Red Bull, che sia quella di Sergio Perez oppure quella di Max Verstappen, campione del mondo in carica e capace anche di rimontare partendo dal nono posto, come avvenuto proprio in America.
La Fia va all’attacco, c’è un atteggiamento che non è proprio piaciuto ed è arrivato un richiamo ufficiale. Una mossa necessaria: la federazione motoristica vuole trattare tutti allo stesso modo e, soprattutto, sembra non essere più tollerabile. Le regole vanno rispettate, senza alcuna eccezione.
La Fia contro un pilota: ecco cos’è successo
La posizione della federazione è netta, non possono essere più accettati atti di insubordinazione o mancanze di rispetto. La Formula 1 è un campionato seguito in tutto il mondo e ogni gesto viene amplificato e moltiplicato sui social, ogni gran premio in questa stagione sta scatenando un codazzo di polemiche.
Così, anche a Miami c’è stato un episodio che non è piaciuto: la Fia ha richiamato Perez e di conseguenza anche la Red Bull. Il messicano non si è presentato in orario alla parata dei piloti prima del Gran Premio.
Tutto ciò fa anche sorridere, perché forse i problemi della Formula 1 sono ben altri rispetto al presentarsi puntuali all’appuntamento con i fotografi, ma la Fia non vuole lasciare nulla di intentato e far capire come, in fondo, c’è chi comanda in questo sport e non deve essere messo in discussione. Il richiamo all’attenzione della Fia è arrivato con un comunicato, che ha messo in guardia la Red Bull nonché la sua seconda guida.
La Fia contro Perez, un rimprovero davvero curioso, che ha avuto vari protagonisti. Dopo aver appurato il ritardo, il comunicato della federazione ha segnalato come “gli steward hanno avuto modo di ascoltare il rappresentante della Red Bull e il pilota, stabilendo che il pilota era in ritardo non giustificato per questa parata”.