Si profila un derby Lazio-Roma tra conduttori in Rai: Pino Insegno potrebbe rientrare ai danni di un noto presentatore di fede giallorossa
Sport e televisione sono mondi estremamente intrecciati. E a volte arrivano a toccarsi piuttosto più o meno direttamente anche attraverso il calcio. Non è un caso quindi che, in vista della prossima stagione televisiva, si prospetta una vera e propria rivoluzione nel servizio pubblico. La Rai cambia volto e cambia rotta. A farne le spese potrebbe essere anche un noto conduttore di fede romanista, per lasciare spazio a Pino Insegno, attore, presentatore, doppiatore di talento, ma anche amico di Giorgia Meloni e laziale doc.
Al di là della giravolta calcistica della nostra premier, passata dall’essere biancoceleste convinta a dirsi tifosa della Roma, i rapporti anche personali tra lei e Insegno sono rimasti ottimi. Lo dimostra il fatto che il conduttore romano, prendendosi anche qualche critica, ha accettato negli scorsi mesi di presentare i comizi della leader politica di Fratelli d’Italia.
Che dunque potesse profilarsi, in questo momento storico, un rientro in televisione, e in particolare alla Rai, era chiaro ed evidente. In pochi si aspettavano però che a farne le spese potesse essere un altro volto molto amato dagli italiani, un romanista convinto che per anni ci ha accompagnati nel preserale.
Roma-Lazio in Rai: Insegno batte Insinna
La trasmissione che a quanto pare “erediterà” Pino Insegno è proprio L’eredità, da anni uno dei programmi più amati dal pubblico italiano. Il suo ingresso potrebbe quindi voler dire un arrivederci per Flavio Insinna.
Dopo tanti anni di conduzione, tra momenti di pausa e improvvisi ritorni, Insinna potrebbe quindi essere scalzato da Pino Insegno. Questo non vuol dire che il derby capitolino tra i due sarà stravinto dal laziale.
Nonostante la rivoluzione in atto, è improbabile infatti che in Rai lascino andare in maniera definitiva Insinna, uno dei volti storici del servizio pubblico negli ultimi quindici anni e oltre. Dopo una breve apparizione a inizio anni Novanta, il presentatore è infatti approdato in Rai nel 2006 con Affari tuoi e da allora, eccetto qualche breve parentesi Mediaset, non è più uscito, passando da un programma all’altro, da L’anno che verrà a Eurovision, passando ovviamente per le tantissime stagioni alla guida de L’eredità. Difficile immaginare quindi un suo addio definitivo. Sembra però ormai certo che non sarà lui a mantenere le redini del preserale nella prossima stagione. 1-0 per la Lazio, palla al centro. La sensazione, però, è che il derby non sia finito qui.