Le parole di John Elkann a Napoli sono state alquanto rispettose del club di De Laurentiis ("Giuntoli? Ha molte scelte a disposizione, deciderà lui"), poiché il direttore sportivo è ufficialmente sotto contratto con i partenopei sino al 30 giugno 2024 e deve trovare la formula più elegante per separarsi dal presidente, assieme al quale lavora da otto anni. Tuttavia, a Torino sono convinti che il primo luglio, uno dei principali artefici dello scudetto partenopeo metterà piede nel suo nuovo ufficio, alla Continassa. L'Agenda Giuntoli per la Nuova Juve si materializzerà a tempo debito. Nel frattempo, lo scenario prefigurabile assume contorni sempre più marcati. Tagli da fare, sforbiciate al monte ingaggi per continuare lungo la strada della riduzione dei costi, campioni da tenere, prestiti sui quali riflettere e decidere. Vlahovic e Di Maria vogliono restare; Rabiot rimarrà se la squadra giocherà in una coppa europea.
Sono in bilico Arthur, Kulusevski, McKennie e Zakaria. Il primo tornerà alla base; il secondo potrebbe restare al Tottenham; il terzo è legato al destino del Leeds che, se retrocede (oggi è penultimo in Premier League), non lo riscatta; il quarto verrà lasciato libero dal Chelsea, rientrerà a Torino, ma sarà di passaggio: c'è il Marsiglia che si interessa a lui. Strada sempre più larga per i ragazzi della Next Gen: Fagioli, Miretti, Soulé, Barrenechea, Iling Junior, Barbieri stanno dimostrando quanto lungimirante sia stato nel 2018 il varo della seconda squadra. Last but not least: all'uomo che ha portato Kvaratskhelia a Napoli, Elkann chiederà di trovare un altro Kvicha.