Appuntamento con la storia: in tanti anni di calcio è soltanto la seconda volta che un derby di Milano vale l'accesso ad una finale di Champions League. Rimane soltanto il tempo di fare le ultime valutazioni e scelte: su tutti, il dubbio Leao per Pioli e la scelta fra Brozovic e Calhanoglu per Inzaghi, oltre che quella fra Lukaku e Dzeko in avanti.
Ai microfoni di SPORTITALIA è intervenuto l'ex nerazzurro Ruben Sosa, per parlare della Stracittadina, che lui ha vissuto in prima persona in passato.
Che sensazioni ha, a poche ore dall'Euroderby?
"Mi riempie di gioia rivedere l'Inter a questi livelli, vicina ad arrivare in fondo ad una competizione come la Champions dopo tanti anni. Ho vinto la Coppa Uefa con i nerazzurri, ma parliamo di un altro livello e sono passate molte stagioni. Spero che possa vincere con il Milan e poi chissà…".
Quanto si sente di sognare, da tifoso?
"C'è prima questa finale poi ci sarà un'altra finale. E per ora sono già due belle partite a cui pensare…".
Ricorda un episodio che descrive bene il clima-derby che si respira a Milano in questi giorni?
"Io abitavo nel lago di Como dove c'era non soprattutto nonni e anziani. Andavamo a pescare e mi dicevano: "Se vinci il derby ti regaliamo il pesce per un mese" (ride, n.d.r.)".
Ha più "riscosso" quel premio?
"E ci mancherebbe (ride, n.d.r.)! Dopo un 3 a 1 ai rossoneri. Andavo spesso a mangiare nella piazza di Cernobbio dove c'era un ristorante di una famiglia nostra amica. Che festa! E oggi ho ancora tanti amici lì. Considera poi che due delle mie figlie sono nate in Italia, una a Como ed una a Roma".
E stasera guarderà la partita?
"E' già tutto organizzato: facciamo una grande festa qua in Uruguay, indossiamo la nostra maglia nerazzurra e vediamo la partita tutti insieme, con un clima da stadio".
Che partita si aspetta?
"Mi aspetto una grande partita. E' il massimo giocare una sfida del genere che già è una semifinale di Champions, figuriamoci poi se è pure un derby, con un San Siro stracolmo".
La possibile assenza di Leao quanto potrebbe pesare, per i rossoneri?
"È un campione, un giocatore di "classe A", come diciamo noi qui. Quando ci sono giocatori così in una squadra fanno la differenza quindi sicuramente la sua sarebbe un'assenza che peserebbe non poco per Pioli".
Inzaghi nel momento topico ritrova la miglior versione di Lukaku.
"Romelu ha fatto una cosa bella: dopo essere andato via dall'Inter è poi tornato per poter vincere ancora in nerazzurro ed ora ne ha l'occasione. Con Lautaro si conoscono benissimo, si intendono a meraviglia, in ogni movimento. Sì, è il loro momento".
Inzaghi è stato criticato fin troppo, considerando cosa si gioca oggi?
"Le rispondo raccontando un episodio che lo descrive in pieno, di quando mi ha tappato la bocca".
Prego.
"Risale a quando allenava la Lazio. Andai a vedere i biancocelesti a Roma e giocavano benissimo. Andai ad un allenamento e gli dissi: 'Mister, giochiamo benissimo, ma ci manca il gol". E lui: "No, no Ruben. A me piace giocare bene ed il gol arriverà in conseguenza di questo. Gioco per vincere e fare gol, non per fare un gol e mettermi dietro'".
Insomma, è da Inter.
"E' un vincente, un allenatore al quale nessuno può dire niente: fa quello che pensa lui. Non sempre potrà giocare benissimo ma ha un grande feeling con la squadra e sta raggiungendo dei bei risultati".
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