MotoGP: un pilota sta attraversando una fase molto complicata della sua carriera, complice una moto che finora si è rivelata poco competitiva
La stagione della MotoGP è ormai entrata nel vivo e questo weekend si disputerà il Gran Premio di Francia sul tracciato di Le Mans. La quinta tappa del Mondiale, però, sarà priva di alcuni campioni. In primis Marc Marquez, che non si sa ancora quando potrà tornare in sella alla sua Honda, e poi mancherà anche Enea Bastianini che, dopo aver provato a tornare a Jerez, si è di nuovo dovuto arrendere al dolore per via dell’infortunio rimediato a Portimao.
Ma a parte la questione infortunati, a tenere banco sono anche le situazioni che riguardano alcuni piloti in estrema difficoltà in queste prime gare della stagione. Quartararo e Morbidelli, ad esempio, stanno facendo i conti con una Yamaha che certo non è al livello di Ducati e Aprilia, prime della classe al momento. E poi c’è anche la situazione di Joan Mir che, dopo l’esperienza con Suzuki, sta facendo non poca fatica a trovare la giusta confidenza con la sua RC213V.
Le quattro cadute rimediate in Spagna la dicono lunga sullo scarso feeling tra il campione del mondo del 2020 e la sua moto e, in un’intervista riportata da Mowmag.com, non si è nascosto, evidenziando tutte le difficoltà che sta affrontando in questa fase del Mondiale.
Joan Mir, che batosta: non ci riesce proprio
“Avevo messo in conto che per adattarmi alla Honda ci sarebbe voluto tempo – ha detto –, ma così è davvero dura“. Parole, queste, che dunque in casa HRC potrebbero suonare come un ulteriore campanello di allarme, dato che negli ultimi anni la moto ha sofferto di diversi problemi tecnici lamentati peraltro anche da Marquez.
Il nocciolo della questione, però, è che Mir, dopo tanti anni trascorsi a lottare per il podio, adesso si ritrova spesso e volentieri nelle retrovie, addirittura in lotta per portare a casa qualche punticino, come conferma l’attuale classifica che lo vede al momento con soltanto cinque, tutti ottenuti nel weekend di gara di Portimao.
“Non mi vedo lottare per il 17° o 18° posto” ha poi aggiunto Joan. E ancora: “Non posso. Quando sei abituato a lottare con i primi o, comunque, per un settimo posto nelle brutte giornate, non è facile ritrovarsi all’improvviso a correre per non arrivare ultimo”. Insomma, la sua è una situazione molto delicata, tanto da definirla la “massima sfida della mia vita” ha infine concluso il pilota HRC.