Non è un periodo facile per la Juventus: accanto alle bufere giudiziarie anche la notizia più dolorosa, quella dell’addio ad un vero simbolo
La Juventus agli juventini, come è sempre stato in passato ma non è con l’attuale dirigenza. I 100 anni della proprietà Agnelli non sono in discussione, così come la volontà della famiglia di continuare. Ma intanto i tifosi sono in lacrime per l’addio di un vero simbolo della squadra e del suo recente passato.
In un momento così delicato per il club, che aspetta di capire quale sarà il suo destino tra i processi incrociati della giustizia sportiva e di quella ordinaria, la richiesta dei tifosi è molto chiara. Ridare dignità ad una lunghissima storia di trionfi che in questo momento rischia di essere sotterrata dalle polemiche e dalle penalizzazioni.
Quella che è stata una delle dirigenze più vincenti della storia è stata di fatto azzerata dalla magistratura e dalle dimissioni. Oggi tutte facce nuove dietro alle scrivanie e nessuno che possa vantare un vero Dna bianconero, almeno come piace ai tifosi.
Non a caso l’ultima volta che Alex Del Piero è stato all’Allianz Stadium, l’affetto della gente lo ha travolto e la domanda alla società è stata anche molto chiara: quella di riportarlo indietro. Però non succederà, come non è successo alla Roma con Francesco Totti. Ora però lo scenario sta per cambiare, perché un amatissimo ex bianconero è vicino a prendere una decisione definitiva e senza ritorno.
Addio a un simbolo della Juve: decisione presa, ecco quello che succederà in futuro
L’altra grande bandiera juventina degli ultimi vent’anni è stato indiscutibilmente Giorgio Chiellini che non farà come Gigi Buffon e lo ha sempre detto. Certo, l’esperienza nella Mls e lo scudetto vinto a Los Angeles sono stati un altro tassello di una carriera irripetibile. Ma lui ha scelto quando metterà un punto alla sua carriera e non cambierà idea.
Lo ha ripetuto ancora nelle ultime ore, ospite della diretta Fanast Rft su Discord. Dopo aver svelato che nel suo passato c’è stata anche la possibilità di vestire la maglia del Real Madrid anche se la trattativa in realtà non è mai decollata, ha fatto il punto sul presente. Mentalmente sarebbe ancora disposto ad andare avanti, mentre il suo fisico reclama una pausa perché lo ha spremuto fino in fondo durante la carriera.
Ecco quindi un limite temporale chiaro: “Siamo alla fine, non manca molto: questa stagione, massimo forse un anno, non lo so ancora. Appena capirò di essere arrivato al limite per tenere quel livello standard a cui ero abituato preferisco staccare un attimo prima”.
Poi cosa ci sarà nel suo futuro? Certamente il calcio che è sempre stato il suo mondo, con un ruolo chiaro. L’ex capitano juventino e azzurro non si vede come allenatore, ma piuttosto come manager. Non a caso, nel suo curriculum ci sono anche due lauree specifiche, quella in Economia e Commercio e sei anni fa quella magistrale in Business Administration (con 110 e lode). Tutto vedono lui come nuovo ad juventino, o un ruolo simile. Ora la palla passa al club.