Valentino Rossi ha segnato la storia della MotoGP e la sua carriera è durata oltre un quarto di secolo. Ma dal giorno del suo addio tutto è cambiato
Quasi trent’anni monopolizzati da un solo, straordinario campione. Un fenomeno capace di andare ben oltre la sua disciplina e di trasformarsi in un’icona dello sport italiano, un vero e proprio testimonial del ‘made in Italy‘ all’estero. Tutto questo e anche di più è Valentino Rossi. E’ stato il miglior pilota nella storia del motomondiale fino al giorno del suo ritiro dalle gare di MotoGP, ora è semplicemente una figura leggendaria e inarrivabile. E non solo per i suoi successi in pista, ma per il personaggio, così diverso da tutti gli altri, che lontano dai circuiti di tutto il mondo ha fatto innamorare milioni di appassionati.
Nessuno dei giovani talenti attualmente all’opera nella MotoGP possiede anche una sola briciola del suo carisma, un pizzico della sua debordante e coinvolgente personalità. I piloti delle due ruote sono al massimo dei fenomeni durante le gare, ma al di fuori delle piste sembrano figure anonime, ripetitive, in sostanza molto simili a loro. Valentino Rossi no, lui ha saputo essere molto di più.
Sarà per la scanzonata ironia, per le trovate stravaganti e originali, per le sue dichiarazioni quasi mai banali, ma è un dato di fatto che il fenomeno di Tavullia abbia trasformato una disciplina di nicchia in un fenomeno di massa. Marc Marquez potrà vincere altri dieci titoli mondiali, ma senza Valentino Rossi in pista a contrastarlo curva dopo curva nessuno o quasi se ne accorgerà.
Valentino Rossi, attacco pesantissimo: ce l’ha con loro, non gli piace affatto. Tifosi spiazzati
Ed è lo stesso fuoriclasse pesarese a sottolineare la differenza tra la MotoGP con lui e quella dopo il suo ritiro avvenuto a novembre del 2021: “Dopo il periodo in cui ho corso io il motomondiale è tornato ad essere quello che era prima, cioè una categoria per appassionati e nulla più“. Una frase che non ha bisogno di particolari commenti, del resto il Dottore non è mai stato troppo diplomatico nelle sue esternazioni.
Quello che non va giù al fuoriclasse pesarese è il clima ‘politicamente corretto’ che dopo il suo addio alle gare si è instaurato nel Circus, a cominciare dal rapporto tra gli stessi piloti: “Le rivalità tese di una volta non ci sono più, ora sono tutti amici e si abbracciano. Non dico sia sbagliato, ma mi sa troppo di falso”. Unico, inimitabile, Valentino Rossi.