Simone Inzaghi allena ufficialmente l'Inter dal 1°luglio 2021. In un anno e nove mesi ha allineato un secondo posto in campionato, una Coppa Italia e due Supercoppe italiane; ha riportato l'Inter in semifinale di Champions League dopo tredici anni di assenza ed è in piena corsa per parteciopare anche alla prossima edizione del massimo torneo continentale. Ieri sera, ha riguadagnato la finale di Coppa Italia per la seconda stagione consecutiva, come nel biennio 2009-2011 e, per la prima volta l'Inter ha eliminato i bianconeri in semifinale dopo cinque tentativi andati a vuoto in passato. Inzaghi, che di Coppe e Supercoppe tricolori è specialista assoluto, avendo vinto sei finali su sette, ha apposto un altro sigillo di qualità sulla sua stagione. E meno male che sin da settembre, critici prevenuti e allenatori del bar sport sostenevano non fosse adatto a guidare la Beneamata.
La vittoria sulla Juve è stata netta, andando al di là del gol segnato da Dimarco, uno cresciuto a pane e Inter e si può immaginare quale sia stata la sua gioia. La verità è che Inzaghi, di nuovo ha dimostrato sul campo quale sia il suo valore assoluto di allenatore capace di smontare la graticola che attacchi superficiali e ingenerosi avevano artatamente montato. E tutto questo giocando per lunghi mesi senza il miglior Lukaku e il miglior Brozovic, frenati da seri infortuni e costretti a remare controcorrente per recuperare la migliore condizione.
Che dire poi di Acerbi, sistematicamente fra i migliori nella stagione della scomparsa di Skriniar dai radar: chi l'ha voluto, fortissimamente voluto? Inzaghi. Eppure, l'estate scorsa la cocciutaggine con la quale l'allenatore insisteva perché il club ingaggiasse il difensore era stata dipinta quale velleitaria richiesta che dovesse rimanere insoddisfatta. Come se fosse un Signor Nessuno l'oggi trentacinquenne campione d'Europa, con 520 partite da professionista e 29 presenze in Nazionale, un uomo così coraggioso da sconfiggere per due volte il cancro. Inzaghi ha avuto ragione anche su Acerbi. È in finale di Coppa Italia. Se la goda tutta.