6-1, un risultato eloquente quello col quale il Tottenham ieri pomeriggio ha perso al St. James’ Park. Il ko ha portato all’esonero di Cristian Stellini, tecnico ad interim dopo l’addio di Antonio Conte, sembra essere entrata in un tunnel senza via d’uscita. Non solo la soluzione del traghettatore, ma l’addio di Fabio Paratici a causa della squalificia impone agli Spurs una nuova rivoluzione estiva. Rivoluzione che porterà inevitabilmente a nuovi importanti cambiamenti in seno alla guida tecnica e con ogni probabilità nella rosa dei londinesi.
Dopo un campionato condotto tra la terza e la quinta posizione, ieri il durissimo KO inferto agli Spurs dal Newcastle ha definitivamente azzerato le possibilità degli Spurs di qualificarsi alla prossima Champions League. La squadra del presidente Levy si trova ora quinta a quota 53 punti, -6 dal Manchester United secondo. Tuttavia, a causa dei pochi impegni extra Premier League rimasti al Tottenham, gli Spurs sono l’unica formazione tra il 3° e il 9° posto in classifica al pari col calendario del torneo. Trentadue le partite giocate, più di tutte tra le squadre che lo precedono e lo inseguono. Una situazione disperata che si aggiunge alle difficoltà di gestione tecnica, con Antonio Conte critico fin dall’inizio dell’anno ed infine allontanato e il DS Fabio Paratici squalificato per la vicenda delle plusvalenze fittizie della Juventus.
La crisi degli Spurs ha comunque già portato a cambiamenti anche repentini. Al tecnico ad interim non è stata perdonata l’incredibile debacle e così al suo posto è stato nominato un nuovo allenatore ad interim. Al posto di Stellini ci sarà Ryan Mason, già traghettatore dopo l’esonero di José Mourinho e prima dell’arrivo di Antonio Conte.
In estate la rivoluzione sarà molto profonda. Il Tottenham, negli anni del post Pochettino, ha tentato più volte il colpo di teatro ingaggiando dapprima José Mourinho e poi Antonio Conte. Ora deve ragionare attentamente sul suo futuro. L’idea degli Spurs ad inizio 2021 era quella di ricostruirsi sul duo Paratici-Conte. Un duo che si è sgretolato rapidamente, vittima dei problemi provenienti dall’esterno e della cattiva comunicazione tra club e allenatore salentino. Le indiscrezioni delle ultime ore parlano della possibilità dell’approdo di Nagelsmann. Addirittura, il tecnico tedesco sarebbe più attratto dalla situazione degli Spurs, piuttosto che dal Chelsea. Ma oltre all’allenatore ci sarà da decidere la nuova struttura della direzione tecnica del Tottenham.
Difficilissimo dunque fare previsioni, di certo c’è che al Tottenham ci sarà da rivedere l’intera struttura tecnica a cominciare dai giocatori. Tanti di loro, infatti, sono stati pagati prezzi molto alti e su alcuni si dovranno fare ampie riflessioni. Un esempio è quello Dejan Kulusevski. Lo svedese era diventato rapidamente uno dei beniamini della tifoseria, ma in questa stagione ha deluso le aspettative. Il suo riscatto sembrava certo, ma con l’addio di Conte e Paratici e il presumibile fallimento dell’obiettivo Champions League potrebbe rientrare alla Juventus.
Insomma, una situazione intricata. Tanto complessa che i risultati negativi della squadra (una vittoria nelle ultime cinque) passano quasi in secondo piano rispetto ai problemi in seno alla società.
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