La settimana della restituzione dei 15 punti si chiude con una sconfitta in casa Juventus. Una sconfitta amara, in casa, contro un Napoli non certamente al massimo del suo splendore. Un KO che porta a tre gli stop consecutivi della Juventus in campionato (Sassuolo, Lazio e Napoli), record negativo dal 2011 ad oggi. Allegri ha provato a vincere o perlomeno pareggiare una gara difficile, operando anche un buon turnover in vista della semifinale di ritorno in Coppa Italia contro l’Inter.
L’aprile della Juventus, si sapeva, sarebbe stato difficile e molto complicato per la Juventus. Nove gare in ventinove giorni sarebbero un problema per ogni squadra, ma i bianconeri hanno approcciato al post sosta per le Nazionali apparentemente stanchi, svuotati. Il primo mese di primavera più che la stagione della rinascita è sembrato piuttosto l’autunno dell’attacco bianconero. La partita di ieri è stata la seconda consecutiva senza reti in campionato e i gol sono rimasti 5 in tutto il mese, in 7 gare! A metterci il carico, non bastasse tutto questo, ci sono i numeri dell’attacco. Le tre prime punte bianconere hanno segnato appena due reti su azione nelle ultime quattordici partite.
Il bilancio è dunque negativo. Prima della semifinale contro l’Inter, la Juventus si presenta con 2 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte in questo mese. Il vantaggio virtuale sul quinto posto si è quasi azzerato all’avvicinarsi e al concretizzarsi dell’annullamento della sentenza. Insomma, poco davvero poco da salvare nella Juventus che ieri sera è comunque apparsa in netto miglioramento rispetto alle recenti uscite.
La squadra di Allegri, pur immersa ancora in una situazione di scarsa lucidità e imprecisione tecnica, ha mostrato ieri un miglioramento. I bianconeri hanno creato diverse potenziali occasioni, nonostante l’assenza di Di Maria, spesso unico giocatore in grado di accendere la luce in termini di fantasia. La difficoltà nel risalire efficacemente il campo col pallone è ancora molto evidente ed accentuata, ma tutto sommato la Vecchia Signora si è mostrata solida e mentalmente pronta. Rispetto alla gara di Sassuolo, il miglioramento è stato evidente.
Le buone notizie sono arrivate soprattutto da chi ha trovato meno spazio ultimamente. Uno di questi è Matias Soulè, ieri in grado di illuminare la manovra offensiva della Juventus con qualche giocata di fino. Non abbastanza, ma non è certamente colpa sua l’aridità offensiva dei bianconeri, che dovranno riflettere a lungo sul da farsi da qui alla fine del torneo, ma anche in estate sul mercato. Lo sviluppo offensivo dell’azione bianconera dipende troppo dalla presenza e dalla relativa buona prestazione di Angel Di Maria. Mancano le soluzioni alla Vecchia Signora, che deve necessariamente far crescere la qualità complessiva del suo gioco.
La speranza è di ritrovare il cinismo che aveva contraddistinto l’inverno bianconero, per risollevare una stagione pesantemente condizionata da fattori esterni.
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