Se a inizio stagione qualcuno avesse provato a indovinare le sorti delle squadre italiane in Europa anche colui il quale partiva con le più floride aspettative probabilmente non sarebbe stato capace di pensare a un successo del genere. È un record assoluto, ed è bene sottolinearlo. L’Italia prima di quest’anno non ha mai avuto la bellezza di cinque squadre ancora in corsa per i titoli nelle tre diverse competizioni. Cinque squadre, quattro semifinali tra Champions, Europa e Conference League. Prima d’ora sono stati sei i precedenti simili in cui l’Italia si è contraddistinta riuscendo a portare fino in semifinale quattro squadre nelle competizioni europee. È certamente un vanto per la nazione intera, ma ad oggi non può rappresentare un punto d’arrivo, al contrario è solo un punto di partenza per il nostro calcio che ha vissuto più di un decennio nell’ombra delle big europee.
Milan e Inter avranno gli occhi puntati da ogni parte del mondo per quella che si prospetta essere una semifinale di Champions League storica. La vecchia e cara Scala del calcio ha ospitato lo stesso match esattamente vent’anni fa. Si torna a San Siro con prospettive e ambizioni certamente diverse. Reduci da un digiuno europeo prolungato per entrambe le milanesi (tredici anni per l’Inter e sedici per il Milan). Un percorso talmente altalenante che diventa in automatico emozionante. Ci si aspetta un doppio confronto giocato a viso aperto con la consapevolezza che ad attendere la vincente a Istanbul ci sarà una tra City e Real Madrid. Senza giri di parole è facile dedurre che la posta in palio è altissima. Ma la gloria appare comunque lontana per chiunque passerà il turno. Quel che è certo è che prima il 10 e poi il 16 maggio San Siro si trasformerà in una bolgia pronta ad assistere a uno spettacolo mozzafiato.
Le due squadre in corsa per la Champions hanno l’arduo compito di sfidarsi per un posto in finale, in Europa League invece Juventus e Roma si danno appuntamento a Budapest. Una cavalcata che per entrambe le compagini ha conosciuto pochi ostacoli, e che verosimilmente non ha tanto stupito. La Juventus in semifinale affronterà il Siviglia, mentre la Roma il Leverkusen; entrambe disputeranno la gara d’andata in casa l’11 maggio e il ritorno in trasferta il 18 maggio. Una finale che sulla carta appare essere alla portata di entrambe le italiane, con Allegri e Mourinho che potrebbero giocarsi il titolo. Ipotizzare viene semplice con la storia in questo caso a favore dello Special One che ha alle spalle due Champions, Due Europa League e la freschissima Conference. Dalla parte opposta il tecnico bianconero ha le due finale perse contro Barcellona e Real Madrid.
E infine la sorpresa della stagione, la Fiorentina che senza mai rischiare troppo si è fatta strada nella competizione più giovane, la Conference League, dove l’impronta tricolore è ancora fresca. La squadra di Vincenzo Italiano ha sorpreso tutti con un andamento quasi perfetto in Europa come all’interno dei confini. Il doppio confronto vedrà la Fiorentina sfidare il Basilea (11 e 18 maggio), la contro parte invece è rappresentata dal West Ham e Az Alkmaar.
Una finale che sembra essere alla portata della Viola. Con il tempo si è guadagnata sul campo la nomea di favorita al titolo e i toscani sognano ad occhi aperti un titolo europeo che manca dal lontano 1961 con la Coppa delle Coppe.
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