Champions League e Milan, una parola che inevitabilmente ti porta a pensare in automatico all’altra. Una storia che si scrive reciprocamente citando entrambe e che adesso, a distanza di sedici anni dall’ultima volta trova un sequel. I diavoli hanno la meglio sul quotatissimo Napoli, nel doppio confronto sfoderano una mentalità vincente che gli consente di agguantare il posto in semifinale, entrando ufficialmente tra le migliori quattro squadre d’Europa. L’Italia intera adesso è in grande fermento in attesa di conoscere la semifinalista che sfiderà il Milan, l’opzione derby della Madonnina in versione europa al momento è la più quotata, ma si deciderà il tutto questa sera a San Siro con la gara di ritorno tra Inter e Benfica.
Festa per tutti tra Serie A e Champions League
Il triplice fischio al Maradona lascia non poco amaro in bocca per i partenopei che vedono interrompersi il sogno europeo, mai stato così vicino. I 3.000 sostenitori rossoneri presenti sugli spalti non smettono mai di cantare e fanno da contorno ai restanti 60.000 tifosi azzurri. Ciò che è certo è che il rammarico resta per la squadra di Spalletti, ma a far tornare rapidamente il sorriso ci pensa il solo pensiero dello scudetto.
Milan lucido ed esperto, Napoli in tilt e poco cinico
I secondi 90’ del derby italiano in Europa si concludono con un pari stentato che sta stretto ad entrambe le compagini ma che premia i rossoneri per essersi imposti nel primo atto della sfida a San Siro. Il Milan sorprende per una lucidità mentale che traspare facilmente, frutto dell’esperienza che vanta in sfide di questo livello. Il Napoli dal lato opposto non trova il giusto assetto, pecca di cinismo sotto porta e spreca l’inverosimile. Vero è che per Spalletti nella gara d’andata è stata determinante l’assenza di Osimhen, ma il suo rientro ieri è stato messo in ombra dalla mancanza di Kim e Anguissa. Un rigore non dato e una porta incantata che si sblocca solo al 93’. Insomma un pasticcio difficilmente rimediabile sul finale per il Napoli che fa volare direttamente il Milan tra le migliori quattro squadre d’Europa.
Bel Milan, ma Leao e Maignan di più
L’MVP della sfida tra Napoli e Milan nominato dalla UEFA è Rafael Leao che gioca a tutto campo e delizia con un calcio spettacolo chiunque lo guardi. Pioli chiede e lui esegue, si improvvisa difensore per certi attimi e ci riesce pure bene. Poi si inventa un’azione ai limiti della perfezione da cui nasce il gol di Giroud. Il Milan invece, decreta il suo MVP che si distingue da quello UEFA, ma resta altrettanto indiscutibile: Mike Maignan. L’estremo difensore rossonero è stato determinante in più occasioni, tra tutte il merito più grande è stato quello di aver neutralizzato il tiro dagli undici metri di Kvaratskhelia. Il gol di Osimhen sul finale, ha vietato il clean sheet ma ha poco inciso sulla prestazione del francese.
Spalletti amareggiato, Pioli serenissimo
Luciano Spalletti al termine della sfida si è definito inconsolabile : “Faccio i complimenti al Milan per aver passato questo turno. Poi faccio i complimenti anche alla mia squadra. Non abbiamo alcun rimorso per quello che abbiamo fatto. Siamo arrivati a questa sfida un po’ col fiato corto ed abbiamo commesso qualche ingenuità. Siamo stati un po’ inesperti in certi momenti della partita ed abbiamo subìto anche delle ingiustizie. Il risultato passa attraverso quello che riesci a costruire e sotto quell’aspetto sono molto contento. Certo poi è normale, un po’ presti il fianco agli avversari e bisogna essere bravi nelle marcature preventive ed a fare alcuni falli tattici”.
Pioli d’altra parte sorride e si gode il momento, poi ironizza persino sui fuochi d’artificio sparati la notte prima dai sostenitori azzurri: “Alleno un gruppo fantastico. Abbiamo fatto un passo alla volta e ora proveremo un altro perché ci crediamo, perché siamo il Milan. Mi sorprende per la capacità di rimanere sereno. A volte sono lì che mi preoccupo un po’, ma questa è la loro forza. Gestire questi tipi di pressione per molti era la prima volta e farlo in un ambiente così caldo era difficile, quindi continuano a sorprendermi. Se ho dormito? Mi addormento sempre presto, poi mi sono svegliato, ma mi aspettavo fuochi d’artificio un po’ più belli. Ripeto quello che ho detto prima del Napoli: in Champions è bello incontrare squadre mai incontrate, ma se sarà derby sarà complicato, saranno 7 giorni intensi”.