Un Napoli apparentemente impenetrabile per una stagione intera che si blocca per la terza volta consecutiva al cospetto del Milan e lo fa anche nella sera più importante davanti a un Maradona sold out speranzoso di scrivere la storia. Ma il Milan è Kryptonite pura per i partenopei che chiudono il match con un pari rimediato in extremis, pagando a carissimo prezzo l’1-0 della gara d’andata a San Siro. La squadra di Spalletti costruisce tanto, ma spreca troppo. Il Milan è più cinico e centra l’obiettivo, i rossoneri volano in semifinale di Champions League sedici anni dopo l’ultima volta.
La partita: Napoli decimato, il Milan spreca dal dischetto ma Giroud rimedia
Accade di tutto nella prima frazione di gioco, tra sfortuna e un arbitraggio discutibile.
Il Napoli parte forte, tenta di chiudere gli spazi al Milan con un pressing molto alto che limita i rossoneri alla propria area di rigore. Il primo affondo del match è dei padroni di casa che con Kvaratskhelia superano la trequarti avversaria e tentano il colpo, bravi i centrali di Pioli a chiudere. Il Maradona è una bolgia, i 60.000 sostenitori azzurri si fanno sentire e in campo gli uomini di Spalletti spingono sull’acceleratore.
Nei primi 20’ di gara si vede solo il Napoli. Il vantaggio viene sfiorato da Politano in ben due occasioni sempre con il sinistro che termina di poco a lato. Al 22’ il primo sprint del Milan viene bloccato da un fallo in area commesso da Mario Rui, che ingenuamente atterra in area Leao. Sul dischetto si presenta Giroud, ma tira a mezza altezza senza dare una traiettoria precisa alla sfera che viene facilmente intercettata da Meret. Mani in faccia per il francese che non sbagliava un penalty dal lontanissimo 2012. Check in corso per la posizione dubbia dei giocatori azzurri in area durante il calcio di rigore, ma il direttore di gara fa proseguire e Pioli dalla panchina va su tutte le furie.
Alla mezz’ora, dopo il rigore sbagliato, il Milan entra in partita e lo fa sempre con Giroud che dall’interno dell’area indirizza in porta un potente sinistro parato miracolosamente da Meret. Il Napoli perde il migliore in campo dei primi 30’. Politano rimane a terra dolorante dopo un presunto contrasto con Theo Hernandez e il cambio è immediato, entra al suo posto Lozano. Come se non bastasse anche Mario Rui chiude la sostituzione e Spalletti è costretto a cambiare le carte in tavola, dentro Olivera. Due ko che si sommano agli assenti Kim e Anguissa.
Il Napoli entra in un limbo, al 38’ il direttore di gara non fischia un fallo netto in area che porterebbe gli azzurri sul dischetto. Leao tenta il tackle su Lozano ma becca prima il piede del messicano e poi la sfera, il Var controlla ma lascia proseguire clamorosamente. Al 43’ il Milan sblocca il risultato con Giroud che si riscatta dopo l’errore dagli undici metri. È Leao a costruire un’azione a dir poco perfetta, il portoghese supera tutti e allunga sulla trequarti, si libera dalle marcature strettissime e serve Giroud che solo in area piccola insacca in rete con estrema facilità.
Sono sei i minuti di recupero che coprono i numerosi stop di questo primo tempo, negli spogliatoi si torna sullo 0-1 per i rossoneri.
La ripresa: Napoli sprecone, i rossoneri si vedono poco
Si torna in campo e come in avvio di gara, è sempre Kvara il primo pericolo. Il georgiano supera Calabria e tenta il tiro potente ma non preciso. Il Napoli spinge, ma il Milan tiene il colpo. Un equilibrio preventivato da entrambi i tecnici già alla vigilia. Al 58’ Kvaratskhelia fa il suo gioco, ormai conosciuto ma difficile da contenere e prevedere: salta due avversari, si accentra e tenta il tiro, la sfera sorvola la traversa. Quanto spreca questo Napoli… Sono tante, realmente troppe le occasioni rese vane dagli stessi azzurri, troppo poco cinismo che manda in tilt la squadra di Spalletti. Al 64’ arriva l’ennesima chance per i padroni di casa con Olivera che sugli sviluppi di un corner non imposta bene la traiettoria della sfera con la testa.
Napoli ancora avanti, sempre propositivo con Di Lorenzo che sul lato corto dell’area tenta il cross rasoterra, ma trova Tomori a bloccare in scivolata commettendo fallo di mano. Dischetto maledetto, stessa sorte di Giroud nella prima parte di gara per Kvara, Maignan neutralizza e mantiene il vantaggio per i rossoneri. Il Napoli ci crede ancora e lo dimostra fino all’ultimo istante. Al terzo dei quattro minuti di recupero Osimhen si sblocca di testa sugli sviluppi di un corner, l’ennesimo della sfida. Mancano circa 80 secondi allo scadere, il Napoli riparte ma nulla può.
Il Milan torna in semifinale dopo sedici anni
È festa per il Milan, bestia nera della capolista indiscussa del campionato messa ben tre volte ko dai diavoli di Stefano Pioli, adesso ufficialmente in semifinale.
Si attende il verdetto di domani sera per conoscere l’avversaria, ma l’Italia intera sogna già il derby della Madonnina in veste europea.