Domani, 19 aprile, sarà una giornata fondamentale per il futuro della Juventus e del campionato di Serie A. Infatti, il Collegio di Garanzia del CONI, ultimo grado di giudizio della giustizia sportiva, si esprimerà in merito al ricorso della Juventus contro la sentenza della CAF dello scorso 20 gennaio sul processo sportivo in merito alle “plusvalenze fittizie”. Una giornata che in parte deciderà anche i destini della Serie A.
I bianconeri sperano di ottenere tramite il loro ricorso l’annullamento totale della sentenza della Corte d’Appello Federale. Le opzioni però sono diverse, al di là dell’annullamento totale, esistono almeno altre due strade: una è ovviamente quella del respingimento totale del ricorso; l’altra, quella che secondo alcuni è la più probabile, l’annullamento con rinvio. Quest’ultima opzione aprirebbe uno scenario con ulteriori slittamenti perché la sentenza verrebbe rimandata alla CAF. La Corte dovrebbe quindi rivedere il giudizio su suggerimento del Collegio. Un’eventualità che la Juventus vorrebbe scongiurare per evitare di andare oltre con i tempi già piuttosto dilatati.
Come è ormai noto, il Collegio di Garanzia del CONI non entra nel merito della sentenza, ma ne giudica gli aspetti formali. Ecco perché tra i punti del ricorso della difesa della Juventus non compare alcun tipo di tentativo di smentire l’accusa, quanto quello di evidenziare errori formali ed incongruenze negli atti.
Gli avvocati contestano ben nove punti della sentenza della CAF, tra cui l’inammissibilità della revocazione accolta dalla CAF; la modifica del capo d’imputazione, sul quale poi è stata comminata la sanzione di ben 15 punti. Infine, gli avvocati difensori bianconeri contestano alcuni passaggi della sentenza che avrebbero utilizzato operazioni al di fuori del tema del deferimento per avvalorare le motivazioni.
La restituzione dei 15 punti sconvolgerebbe la classifica di Serie A, in particolare per quel che riguarda la lotta per i primi quattro posti. Infatti, il +15 alla Juventus riporterebbe i bianconeri in terza posizione con 59 punti. Le conseguenze sarebbero molto pesanti soprattutto per le milanesi: la Juve a quel punto sarebbe due punti dietro la Lazio; avrebbe tre punti sulla Roma e soprattutto sei sul Milan che a quel punto sarebbe la prima esclusa dalla Champions League. Un effetto a cascata che metterebbe nei guai a diversi club che guardano alla zona Champions come obiettivo vitale per il futuro. L’Inter infatti crollerebbe a -5 dal quarto posto e con un finale di stagione problematico dove dovrà incrociarsi ancora con: Lazio, Roma, Napoli e Atalanta.
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