Juventus brutta e vincente. A Lisbona non basterà

Il risveglio della Juventus ha il sorriso stampato sul viso, non solo perché ha ritrovato la vittoria ma anche perché lo ha fatto in una serata difficilissima. Lo Sporting ha dimostrato di essere squadra temibile, in grado di produrre un calcio divertente e dinamico. Dal canto suo Allegri e la Juventus hanno invece mostrato perché ad oggi non possono derogare al 3-5-2.

JUVENTUS, TROPPI ERRORI TECNICI

Non è stata la solita partita attendista, alla ricerca del giusto contropiede o del momento adeguato per colpire. Piuttosto quella che si è vista ieri è stata una Juventus che per provare a creare di più col 3-4-3 ha perso sicurezze ed equilibrio. La mancanza del terzo centrocampista ha tolto certezze al centrocampo: Locatelli e Rabiot hanno faticato a fare filtro e mantenere vivo il palleggio della Juventus. I bianconeri si sono ritrovati parzialmente sotto questo aspetto solo nel momento in cui hanno ritrovato la mediana a tre e Nicolò Fagioli. Gli errori tecnici comunque sono stati tanti, anche da parte di chi come Angel Di Maria dovrebbe garantire una qualità superiore per creare.

Il vestito tattico migliore per questa Juventus è quello del 3-5-2. La mancanza di terzini di livello adeguato, di centrali in grado di sostenere una linea difensiva a a quattro, impongono il 3-5-2. Il modulo degli ultimi mesi esalta le caratteristiche di Kostic, aiuta Bremer e Danilo, ha inserito velocemente Fagioli nell’undici titolare della Juventus.

A LISBONA NON BASTERÀ

La Juventus vista ieri, ovviamente, non basterà a Lisbona per passare il turno. Servirà molto di più perché al “José Alvalade” sarà un’atmosfera incandescente. Servirà una Juventus in grado di ripartire efficacemente, diversamente da quanto visto ieri sera. Le occasioni per infilare lo Sporting ci sono state. Con maggiore attenzione tecnica e migliori spaziature in fase di possesso poteva essere tutta un’altra partita. Allegri, a Lisbona, tornerà probabilmente al 3-5-2, facendo un turnover ragionato in casa del Sassuolo. L’1-0 firmato da Gatti lascia però un senso di tranquillità nella Juventus, che potrà andare in Portogallo con due risultati su tre.

JUVENTUS, GRUPPO UNITO

Dopo tante parole, ieri, si è visto nei fatti cosa significa quel “UNITI” che la Juventus ha fatto diventare il suo motto nelle ultime settimane. Il problema di Szczesny ha fatto immediatamente preoccupare tutti. Il portiere sembra aver avuto “solo” un attacco d’ansia e per fortuna già alla fine del primo tempo l’allarme sulle sue condizioni era terminato. Per capire quando sia un gruppo unito questa Juventus, basterebbe osservare il sorriso stampato sul volto del polacco e Mattia Perin, eroe della serata, nelle interviste post partita. Il siparietto tra i due portieri bianconeri ha rasserenato gli animi. Oggi, Szczesny farà ulteriori accertamenti e la speranza è che presto sia di nuovo al servizio della Vecchia Signora.

Gestione cookie