ESCLUSIVA SI Mandorlini: “Inzaghi? Solo sfortuna. A Lautaro manca serenità”

Archiviare la gioia per l'impresa in Champions, per risalire la china in campionato: domani l'Inter tornerà in campo, contro il Monza, per cercaredi recuperare il terreno perduto nelle ultime settimane in Serie A. Dalla vittoria di Lisbona contro il Benfica la squadra di Inzaghi dovrà trarre la giusta spinta per non perdere di vista gli altri obiettivi stagionali, come l'arrivo fra le prime 4 della classe.

Ai microfoni di SPORTITALIA è intervenuto l'ex nerazzurro Andrea Mandorlini, oggi tecnico al Mantova, per parlare dei temi caldi della Beneamata.

Che Inter ha visto a Lisbona?

"Non mi ha stupito. Sono molto contento, ci sono momenti e momenti nel corso delle stagioni. Ce ne sono stati di negativi per quanto riguarda il risultato, ma l'Inter ha creato sempre tantissime occasioni da gol. Sono stati gli errori sottoporta a determinare il periodo poco fortunato. L'altra sera ci sono stati pochi errori e un atteggiamento perfetto della squadra. Bisogna avere sempre questa pazienza".

Il Benfica è sembrato quasi inoffensivo: quanti sono i meriti dell'Inter, in questo?

"Sinceramente anche io ho avuto l'impressione che il Benfica non fosse una squadra di alto livello, ma sono quelle impressioni che lasciano un po' il tempo che trovano. Perché davanti aveva un'Inter concentrata che non ha concesso niente. Un paio di situazioni pericolose le ha create: nel ritorno bisognerà stare attenti, perché poi basta poco perché si rimetta tutto in discussione, non è ancora finita".

L'Inter chiama, il Milan risponde sognando un altro Euroderby: che ne pensa della vittoria dei rossoneri?

"Per ora guardo solo all'Inter e spero che i nostri colori vadano avanti. Anche in Milan-Napoli si è visto come le partite possano cambiare da un episodio. Il Napoli ha avuto moltissime occasioni, poi è andata così. Questo è il bello del calcio, le squadre di livello possono cambiare l'inerzia da un momento all'altro, come ha fatto il Milan".

Il bello del calcio è anche che alla vigilia di Lisbona si parlava di possibile esonero di Inzaghi, anche immediato…

"Credo che fossero più discorsi dei media. Credo che la società non abbia mai pensato di cambiarlo prima del Benfica. Giusto pretendere sempre di più, ma credo che molto sia dipeso dalla poca fortuna sottoporta in tante partite come dicevo e che non si volesse arrivare a tanto".

Ora l'Inter deve inseguire il quarto posto: le critiche le trova comunque eccessive?

"Fa parte del gioco delle parti. A volte si dicono delle cose per aumentare la pressione, purtroppo anche questo è il calcio italiano. Si vive molto delle notizie. Ma credo che la società abbia sempre saputo quali sono le capacità di Simone e gli obiettivi stagionali. Ora bisogna chiudere il cerchio e vedere quello che sarà".

Come sta il reparto avanzato dell'Inter? Lukaku è stato ancora decisivo, intanto.

"Ha avuto l'episodio del rigore ed è stato bravo a sfruttarlo: non è mai facile segnarli, soprattutto in quel momento. Ma lui di gol facili ne ha sbagliati tanti ultimamente. Fa piacere vedere quando gli attaccanti si ritrovano e parlo anche di Correa che sta rientrando a pieno regime. Insomma l'Inter è in buone mani davanti. Anche Lautaro ha fatto abbastanza bene, pure se gli è mancato il gol che per gli attaccanti è vitale. Si vede che a lui e Dzeko gli manca la via della rete, senza la quale perdono un po' di serenità".

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