Bisognava vincere ed è stato fatto, per giunta con grande stile. L’Inter senza mai soffrire si è imposta sul Benfica con due gol di scarto che consentono ai nerazzurri di sognare la semifinale. La notte del riscatto al Da Luz ha dei protagonisti e nelle loro vene scorre sangue azzurro. Gli italiani in forza all’Inter hanno incredibilmente fatto la differenza in campo, a partire da Barella che ha sbloccato il match, passando per Acerbi, Dimarco e Darmian, fino ad arrivare al’MVP della serata: Alessandro Bastoni.
Una prestazione che ha sfiorato la perfezione, e certamente non per demerito degli avversari che quando hanno avuto l’occasione di spingere sull’acceleratore l’hanno fatto. Inzaghi ha ben studiato la gara e il campo gli ha dato ragione. L’Inter vede la semifinale, ma restano ancora i 90 infiniti minuti da disputare a San Siro. Ma ciò che fino a ieri preoccupava adesso diventa verosimilmente sicurezza, la squadra in quanto tale ieri ha risposto presente davanti ai lusitani dati per favoriti a mani bassi. Merito al gruppo, compatto e determinato e ai singoli che hanno fatto la differenza dall’inizio alla fine. Tutti, nessuno escluso, ma a colpire sono stati principalmente gli italiani che hanno portato a termine una prestazione maiuscola come non si vedeva da parecchio tempo in casa Inter.
È d’obbligo partire da Nicolò Barella, esuberante già dai minuti iniziali. Il sardo ha ricoperto ogni porzione di campo nel tentativo di far avanzare i suoi, poi la svolta. È proprio lui a portare in vantaggio i nerazzurri nella ripresa con un gol che sazia un digiuno lungo oltre 5 mesi, l’ultimo il 29 ottobre. Per di più Barella sblocca un nuovo livello, in maglia nerazzurra non aveva mai segnato di testa prima di ieri sera. Insaziabile tenta il raddoppio poco dopo con un tiro dalla distanza che termina di poco fuori. Il centrocampista torna ad essere determinante nelle notti europee, come accadde in quella del Camp Nou dove firmò la rete del 3-3 che consentì all’Inter la qualificazione. Insomma la Champions trasforma l’Inter e anche i suoi uomini.
Ogni aggettivo positivo potrebbe apparire riduttivo per la partita svolta da Alessandro Bastoni. Non fa mai impensierire i suoi compagni murando ogni sprint degli avversari sul nascere, fa il suo lavoro e si impadronisce anche di quello degli altri. Si immedesima trequartista inventandosi un cross perfetto per Barella che insacca e sblocca il match. Poi fotocopia per Dumfries. Il premio MVP se lo aggiudica lui tra gli applausi del Da Luz.
Dimarco tra tutti sembra faticare maggiormente rispetto al solito, siamo abituati a vederlo trascinatore mentre ieri ha leggermente tentennato in avvio di gara. Qualche minuto di assestamento ed eccolo in partita, Inzaghi lo richiama a mezz’ora dal termine, ma la fascia l’ha percorsa tante volte quante in almeno due partite “normali”.
Acerbi gara dopo gara è sempre più una certezza, impossibile da agganciare per i lusitani che faticano a starci dietro e verosimilmente si arrendono.
Lucido, prepotente ed è sempre il porto sicuro di tutta la squadra, si parte sempre e solo da Darmian per costruire le azioni ed escono tutte meravigliosamente bene.
L’Inter è tornata nella sua completezza di squadra e con i singoli che hanno fatto la differenza, gli italiani sono in palla e scalpitano in vista del ritorno, prima però resta da dimostrare che quanto fatto in Portogallo possa tornare ad essere normale routine anche in campionato.
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