La Serie A si avvia alla parte finale della stagione ma ci sono ancora panchine traballanti: arriva l’annuncio ufficiale sull’esonero
La Serie A vive il suo rush finale. Con il Napoli che da tempo si è involato in solitaria in testa alla classifica, ci sono ancora diverse posizioni da assegnare.
La lotta alla Champions si prende l’attenzione con sei squadre in lotta per tre posizioni. Nelle ultime giornate, la Lazio ha avuto uno sprint importante, prendendosi sette punti di distacco dalla quinta posizione. Tutto però può ancora succedere e entrare o meno in Champions fa tutta la differenza del mondo. Ecco perché ogni passo falso di queste squadre getta ombre sulla continuità in panchina degli allenatori. L’esonero è pronto per chi non dovesse centrare il piazzamento Champions, un destino che toccherà anche a chi retrocederà in Serie B.
Da questo versante, la situazione sembra decisamente più delineata: la Sampdoria, salvo miracoli, è condannata alla retrocessione, come la Cremonese nonostante la vittoria proprio in casa dei blucerchiati. Ha qualche speranza in più il Verona, reduce dal successo in rimonta contro il Sassuolo e atteso sabato dalla sfida al Napoli capolista. Proprio dalla zona rossa della classifica di Serie A arriva l’annuncio ufficiale sull’esonero.
E’ Dejan Stankovic che mette in chiaro qual è la sua intenzione dopo il ko pesante contro la Cremonese. Una sconfitta che condanna in maniera inesorabile la Sampdoria alla Serie B, considerati gli 11 punti di ritardo sulla zona salvezza.
Il tecnico serbo non è riuscito a risollevare la formazione ligure con il suo arrivo in panchina, nonostante spesso buone prestazioni. I risultati non sono arrivati e così si parla di un possibile addio. L’ex Inter però da questo punto di vista è chiaro: vuole continuare a lottare per il popolo doriano.
Stankovic lo ha detto in maniera chiara subito dopo la sfida contro la Cremonese: “Se il club non ha un’idea diversa, fino alla fine voglio lottare su questa panchina. Con i tifosi e i calciatori che stanno dando tutto, vogliono lottare insieme a loro”. Parole che confermano il carattere combattente del tecnico, approdato alla guida della Sampdoria il sei ottobre. Da allora appena quattro vittorie (compresa una in coppa Italia) in ventitré partite, con quattro pareggi e ben quattordici sconfitte. Una media punti di 0,70 che non è stata utile a risollevare il club blucerchiato. La Samp, alle prese anche con una difficile situazione societaria e il cui futuro è tutt’altro che chiaro, è ultima in classifica e difficilmente potrà rialzarsi in questo finale di stagione. Stankovic però non abbandona la nave: vuole restare e lottare. Con i tifosi e i suoi ragazzi.
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