Addio a uno dei tecnici più apprezzati in Italia: si è dimesso

Finisce in maniera amarissima il percorso di un mister benvoluto anche quando calcava i campi come attaccante. La sua decisione è irrevocabile.

Il Benevento sembra purtroppo avviato verso una malinconica retrocessione, con le ragioni di questo difficile presente che hanno però radici lontane. Già nel corso della scorsa stagione nel Sannio erano sorti degli scricchiolii alquanto pesanti in merito alla bontà del progetto tecnico dei giallorossi, nonostante un piazzamento finale in zona playoff.

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Il match di Serie B Benevento-Cagliari (Ansa) – sportitalia.it

Ma il Benevento non è riuscito a tornare in Serie A ed il campionato 2022/2023 era iniziato con non poche tribolazioni, che hanno portato sin da subito a diversi cambi in panchina. L’ultimo riguarda l’avvicendamento tra il dimissionario Roberto Stellone ed Andrea Agostinelli. L’ex attaccante del Napoli – in azzurro tra 1999 e 2003 con 32 gol all’attivo in 102 presenze ufficiali – ha ammesso di non averne più, di non potere fare più di quanto fatto in queste poche settimane in cui è rimasto sulla panchina degli Stregoni. Stellone aveva preso il posto di Fabio Cannavaro, esonerato dal presidente Oreste Vigorito dopo cinque mesi di risultati non soddisfacenti. Il campione del mondo 2006 aveva sostituito a sua volta Fabio Caserta.

Stellone, la carriera da mister prima del Benevento

Proprio Stellone poteva annoverare un ottimo traguardo nel proprio curriculum di allenatore, avendo conquistato la Serie A come allenatore del Frosinone partendo dalla Serie C (allora Lega Pro, n.d.r.). Proprio con i ciociari aveva esordito in assoluto nel suo percorso in panchina vincendo lo scudetto Beretti nel 2011/2012.

Roberto Stellone - 11042023 sportitalia.it
Roberto Stellone si è dimesso da allenatore del Benevento (Ansa) – sportitalia.it

Poi da lì la carriera di Roberto Stellone in qualità di tecnico è proseguita con alterne fortune un po’ ovunque in giro per l’Italia. Per esempio ci fu un buon percorso professionale con il Palermo, con una promozione in Serie A sfumata per poco nonostante una società debolissima dal punto di vista organizzativo e finanziario. Purtroppo quanto vissuto con il Benevento non rappresenta la sola delusione professionale per Stellone. Anche ai tempi dell’Ascoli, altra squadra da lui allenata in passato (le altre sono Bari, Arezzo e Reggina) finì tutto anzitempo, ma per una motivazione del tutto inedita ed impronosticabile.

Perché finì così all’improvviso

Dopo sole cinque partite, Stellone ed il suo staff di collaboratori tecnici si accordarono con l’Ascoli per l’interruzione del contratto da poco stipulato. La motivazione fu da individuare nello scoppio della pandemia.

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Stellone in panchina – (Ansa) – sportitalia.it

Come tutti noi ricordiamo ancora oggi bene, quella improvvisa situazione di difficoltà causò degli sconvolgimenti molto forti in tutti gli ambiti, causando disastri sul piano economico e sociale. E lo stesso valse anche per l’industria calcio, con tutti i campionati sospesi per urgentissime motivazioni sanitarie. A causa di un sopraggiunto aumento delle spese, Stellone ed i suoi collaboratori tecnici furono contattati per trovare un accordo volto alla risoluzione dell’accordo firmato appena un mese prima.

La dirigenza marchigiana evidentemente non poteva permettersi delle simili uscite in quella situazione urgente e di assoluta incertezza. L’addio al Benevento è giunto invece su spontanea iniziativa di Stellone, che ha ammesso di non potere fornire più degli sforzi profusi per cercare di migliorare l’andamento deficitario della squadra. Toccherà ad Agostinelli cercare di dare la necessaria sterzata, con i campani che attualmente sono all’ultimo posto in Serie B quando mancano sei giornate al termine della stagione regolare.

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