La rivelazione in merito alla figura di Michael Schumacher arriva in maniera inaspettata: ecco cosa è stato detto.
Michael Schumacher combatte ormai da quasi dieci anni, precisamente dal 23 dicembre 2013, tra la vita e la morte accompagnato dalla moglie Corinna e dal figlio Mick, anch’egli un pilota professionista che ha militato fino all’anno scorso nella Scuderia di Formula 1 Haas.
Schumacher jr ha un grandissimo talento alla guida, che tuttavia non è ancora stato espresso al massimo nelle sue recenti avventure: ricordiamo che il figlio d’arte ha vinto nel 2018 la Formula 3, mentre due anni dopo è riuscito a trionfare nella Formula 2 meritandosi ampiamente la promozione in Formula 1. Trofei non di poco conto se pensiamo che molti piloti della sua età non hanno raggiunto tali vette. Oggi è il terzo pilota della Mercedes, ma i vertici della Scuderia sono convinti che prima o poi potrà diventare un protagonista principale, qualora venisse chiamato in causa.
Schumacher, Toto Wolff contro Gunter Steiner: “Non si sarebbe comportato in quel modo”
Toto Wolff è stato uno dei primi a credere nelle potenzialità di Mick tanto da dargli la possibilità di diventare terzo pilota della Mercedes in un momento in cui fu messo letteralmente da parte dal team principal della Haas Gunter Steiner che, a detta di Wolff stesso, non permise al figlio d’arte di esprimersi nel migliore dei modi in pista. In una recente intervista al quotidiano svizzero Blick, il direttore esecutivo della Mercedes ha usato parole pesanti contro Steiner.
“I genitori di Mick non hanno sbagliato a crescerlo e credo che se Michael fosse stato vicino a suo figlio nei due anni in cui ha militato nella Haas, Steiner non si sarebbe comportato in quel modo”, afferma polemicamente il direttore esecutivo prendendo di mira il collega italiano che non ha avuto la pazienza di aspettare il ragazzo.
Wolff insomma crede tantissimo nelle potenzialità del ventiquattrenne e quindi ha giudicato inopportune le critiche del team principal della Haas che sicuramente fu poco “gentile” a sollevare Mick dall’incarico prima dell’ultimo Gran Premio di Abu Dhabi della stagione scorsa (vinta con merito da Verstappen della Red Bull). Ebbene quell’atteggiamento non è andato a genio a Wolff che infatti ha dato a Schumacher la possibilità di riscattarsi scegliendolo come terzo pilota alle spalle di Lewis Hamilton e George Russel. E non da tutti avere come riserva un pilota abbastanza esperto e già abituato su vetture di ultima generazione come il secondogenito di Michael Schumacher.