Le notti europee stanno per tornare e alla vigilia della prima sfida dei quarti di finale di Champions League le sensazioni sono molteplici, in casa Inter si scalpita al pensiero di mettere fine al digiuno di vittorie che dura da ormai sei gare. I nerazzurri domani sera alle 21.00 si presenteranno al cospetto del Benfica per la prima manche del doppio confronto che deciderà chi passerà il turno aggiudicandosi il posto tra le migliori quattro squadre d’Europa.
Per i nerazzurri è necessario trovare la quadra perché al momento poco sembra essere al posto giusto, in campo e non solo. Se i primi campanelli d’allarme vedevano puntare il dito esclusivamente su Simone Inzaghi dopo un continuo peggioramento il focus negativo si è ampliato all’intera squadra. A Lisbona al Da Luz i nerazzurri hanno “l’obbligo” di porre fine a questa crisi che si protrae ormai da troppe settimane e che in campionato sta mettendo seriamente a rischio il posto in zona Champions. Contro il Benfica i 180’ saranno determinanti anche in chiave futuro, riscattarsi in Europa verosimilmente potrebbe incerottare le ferite aperte finora.
La stagione del Benfica, però, non lascia grandi dubbi. Solo tre i passi falsi commessi finora, un andamento pressoché perfetto che al momento li premia con la vetta del campionato portoghese. Roger Schimdt per l’occasione dovrà fare a meno di Bah, assente per infortunio, e Otamendi fuori per squalifica. Anche l’Inter vede ancora l’infermeria piena, con Skriniar e Calhanoglu che non rispondono all’appello di Inzaghi.
I nerazzurri sono giunti al Da Luz nel pomeriggio, dopo la rifinitura mattutina ad Appiano Gentile. Simone Inzaghi in serata si è presentato in sala stampa per rispondere alle domande dei giornalisti e definire le ambizioni del club. Il tecnico non lascia spazio a fraintendimenti, sarà una sfida di testa e cuore. “Sappiamo che importanza ha questa gara -ha dichiarato il tecnico-. E’ stato un percorso difficile, troviamo una squadra imbattuta in questa Champions e che ha fatto 28 gol di cui 7 negli ottavi, tirando 40 volte. Ma noi siamo l’Inter. La squadra ha fatto tre gare buone in campionato, non seguite dal risultato ma abbiamo tirato tantissimo. Ci sono momenti in cui la tocchi una volta fai gol, adesso invece abbiamo difficoltà a segnare. Non è mai successo in un anno e mezzo fino a gennaio. Dobbiamo lavorare di più, crederci, sapendo che non sarà semplice. Insieme, ed è la parola chiave di questi ultimi due mesi, possiamo toglierci soddisfazioni. L’obiettivo era arrivare a giocarcela in tutte le competizioni ad aprile, in campionato siamo in ritardo ma possiamo rientrare”.
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