Ferrari attacca il mondiale con una nuova mossa in F1 - (foto LaPresse) - sportitalia.it
La Ferrari è pronta all’arrembaggio in Formula 1: il Mondiale sta per essere rivoluzionato dalla mossa della scuderia di Maranello che farà molto discutere
In casa Ferrari sono sicuri: il Mondiale può essere ‘ribaltato’ proprio perché il contro attacco della scuderia rossa sembra essere basato su una richiesta importante, e che può essere accolta dai vertici della Formula 1. Il tutto cambiando così già i connotati della classifica.
Sono bastate poche gare per scatenare già le polemiche. Soprattutto in casa Ferrari, i tifosi si aspettavano senza dubbio qualche risultato in più dalla coppia formata da Charles Leclerc e Carlos Perez. Risultati che, un po’ per colpe della scuderia e un po’ per altri fattori, non sono arrivati e proprio questo lo staff tecnico si è concentrato analizzando i problemi.
In particolare, c’è una mossa che fa decisamente discutere in casa Ferrari. La scuderia ha pronto una specie di contro attacco che cambierà pelle al mondiale, il team di Maranello non vuole stare a guardare e punta a far prevalere i suoi diritti.
Il team principal Frederic Vasseur è deciso, vuole salvaguardare gli interessi della Ferrari. Rispetto al passato non ci sarà un atteggiamento passivo, bensì si risponderà colpo su colpo, andando così a mettere un po’ di pepe all’intero circus della Formula 1. Come annunciato proprio da Vasseur nell’ultima conferenza stampa, la Ferrari è passato all’attacco avendo formalizzato l’appello per far riaprire il caso sulla penalizzazione di Sainz a Melbourne, che ha rimediato cinque secondi.
Sfruttati i quindici giorni per poter presentare l’appello, la Ferrari vuole riavere la giusta posizione di Sainz al gran premio d’Australia, rimasto senza punti e punito dopo aver mandato in testa coda l’Aston Martin di Fernando Alonso. La terza bandiera rossa non è stata digerita né da Sainz e nemmeno dalla Ferrari.
Il ricorso si basa su un errore della FIA, la penalità a Sainz è stata attribuita senza che i commissari dessero udienza al pilota prima della decisione finale. Non è avvenuto nulla di tutto ciò, ma c’era anche il tempo per farlo, poiché Sainz, in ogni caso, era fuori dal podio e dunque libero di poter essere ascoltato dopo la fine del gran premio. Un autogol che porta la Ferrari al contrattacco, considerando i casi analoghi nello stesso gran premio di Ocon, Gasly e Sargenat che sono stati “graziati” dagli stessi commissari. I cinque secondi porterebbero Sainz al quarto posto al Gp australiano, attribuendo 12 punti al pilota (che salirebbe a 32 pt) e alla Ferrari, balzando da 26 a 38 punti nella classifica del Mondiale costruttori.
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