L’assist di Lukaku: buonsenso calpestato. Mourinho, c’è una chance sottotraccia. Juve tra sentenze e direttori ed il rapporto Milan-Leao: nessun ultimatum ma una condizione indispensabile

Al di là del gol realizzato contro il Porto che ha spalancato alla sua Inter le porte per la qualificazione ai quarti di finale di Champions League, ciò che è scaturito dalla bagarre di Torino post Coppa Italia è stato certamente il gesto più iconico di Lukaku nella sua seconda esperienza in nerazzurro.

Un assist fornito all'intero movimento calcistico italiano, che ha raccolto una visibilità assoluta a causa della levata di scudi dei principali top player del globo sconfinando anche dal mondo del calcio, oltre a quella di organizzazioni come FIFA ed Uefa che hanno supportato l'invito al silenzio di Big Rom nei confronti di chi lo insultava. La scelta è stata quella di seguire pedissequamente i commi del regolamento, calpestando il buonsenso che avrebbe evidentemente suggerito di non punire la reazione dell'attaccante agli “ululati” riconosciuti dallo stesso Giudice Sportivo, oltre che dalla proattività della Juventus nell'identificarne i responsabili. Assist sprecato e clamoroso errore sottoporta che rischia di tramutarsi nel più folle degli autogol.

Tra le incognite che ci accompagnano alla prossima stagione, c'è ovviamente quella legata alle guide tecniche dei club di casa nostra. Nelle ultime ore ha tenuto banco, probabilmente senza che ce ne fosse reale motivo, l'interpretazione di una stretta di mano tra Josè Mourinho e Ryan Friedkin a margine della semifinale di Coppa Italia Primavera tra Roma ed Inter. Al di là delle discussioni sugli sguardi e della durata che lasciano oggettivamente il tempo che trovano, vale la pena sottolineare una possibilità sottotraccia che potrebbe assumere maggiore concretezza nei mesi a venire.

Se dovesse essere divorzio tra la società giallorossa e lo Special One, una delle destinazioni più accreditate dai rumours mediatici sembra quella di un ritorno all'Inter, sempre a patto che i milanesi interrompano il rapporto con Simone Inzaghi.

La possibilità che potrebbe sparigliare le carte è allora un'altra, e coinvolgerebbe un altro grande ritorno, ma su una panchina diversa: quella del Real Madrid. La scelta di Florentino Perez con Ancelotti è stata quella di affidarsi ad un tecnico dal pedigree inattaccabile e dalla conclamata abilità nella gestione di uno spogliatoio pieno zeppo di star. Mourinho ha lo stesso tipo di profilo, ed oltre avere mantenuto un ottimo rapporto con il massimo dirigente della Casa Blanca, avrebbe anche lo stimolo di inseguire la conquista della Champions League per poter così diventare l'unico tecnico della storia del calcio ad averla conquistata per tre volte su tre panchine diverse. Abboccamenti e poco più, che potrebbero però assumere maggiore rilevanza nei mesi a venire.

Restando in Portogallo, non si può che aggiungere un rapido giro d'orizzonte sulla vicenda legata a Rafael Leao ed al suo rapporto con il Milan. In attesa di conferme legate al suo rendimento una volta riportato nel suo habitat tattico naturale, va sottolineata la ferrea volontà dell'attaccante di celebrare un nuovo matrimonio con i rossoneri. La condizione è quella di vedere rispettate le richieste dal punto di vista economico e progettuale, oltre alla risoluzione definitiva della controversia legale con lo Sporting: assolutamente indispensabile per il buon esito dei colloqui. Non siamo ancora a quello stato dell'arte, nonostante l'ottimismo di base.

Le possibilità paventate di un rinnovo ponte, o di un ultimatum reciproco che le parti si sarebbero imposte, non rappresentano nel concreto argomento di discussione in questa fase. La mossa di prendere in mano la situazione in prima persona anche a dispetto dei troppi intermediari coinvolti, rappresenta l'alleanza più efficace sulla quale il Milan possa contare per arrivare alla fumata bianca.

Infine la Juve, in sospeso tra la progettualità che si deve ad una squadra di questo blasone ed aspettative, e le sentenze che scandiranno il prossimo futuro dei bianconeri. Da una parte abbiamo raccontato degli abboccamenti con Massara che sembra comunque destinato alla permanenza al Milan, e del sogno Giuntoli che ora resta in sospeso in ossequio agli obiettivi storici che il suo Napoli potrebbe raggiungere. Al Napoli piace Accardi dell'Empoli, ma ogni discorso in tal senso è oggettivamente prematuro.

Più delineate appaiono dunque le aspettative bianconere in relazione al proprio destino nelle prossime settimane: grande ottimismo in relazione a ciò che accadrà il 19 aprile a causa di oggettivi vizi di forma presenti nella sentenza della Corte Federale che dovrebbero portare, in prima istanza, alla restituzione dei famosi 15 punti.

Sensazioni opposte, invece, sul filone penale dell'inchiesta Prisma da cui potrebbero arrivare delle stangate (principalmente per i soggetti interessati) molto pesanti.

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