La pausa delle Nazionali è servita a fare mercato. Incontri, più o meno segreti, tra Torino e Milano. Assoluta protagonista la Juventus, ovviamente. Deve rifare il parco dirigenziale dopo il terremoto di due mesi fa e Scanavino deve scegliere il nuovo Direttore Sportivo. Arriveranno le solite smentite di rito, come già accaduto con Massara, ma sapete benissimo che questi incontri devono rimanere segreti ma non tutti hanno interesse che non escano queste notizie. La Juventus ha pensato a Massara del Milan. L'incontro c'è stato a Torino ed è stato sponsorizzato fortemente da Massimiliano Allegri. Amici dai tempi di Pescara; tra i due c'è grande stima professionale. Massara è piaciuto ai dirigenti juventini. Non avevamo mezzo dubbio. L'uomo e il professionista non si discutono. Il vero segreto, negli anni, di Walter Sabatini che mentre fumava le sue sigarette faceva lavorare il buon Massara. Lasciare il Milan, però, non è una scelta semplice. Massara sta bene a Milanello, sta benissimo con Maldini e in caso di qualificazione Champions non avrebbe senso lasciare i rossoneri. Non avrebbe avuto senso anche non incontrare la Juve che va sempre ascoltata. Massara alla Juventus significherebbe non rivoluzione totale. Cherubini resterebbe e sarebbe felice di avere un dirigente così nel team. Il suo ruolo cambierebbe. Passerebbe la linea Allegri e Massara sarebbe un tassello silenzioso che si andrebbe ad aggiungere allo scacchiere juventino. Scanavino, giustamente, non può incontrare un solo direttore e quindi ha avviato il casting. Negli stessi giorni, in forma molto segreta a Milano, ha incontrato Cristiano Giuntoli. Il Direttore del miracolo Napoli è un pallino, da tempo, della Juve. Ha un contratto con il Napoli ma il suo amore con De Laurentiis non è incondizionato. Tempo fa erano vicini al divorzio e, sbagliando, nella testa del Presidente del Napoli i veri protagonisti del miracolo scudetto sono Micheli e Mantovani. Due collaboratori di Giuntoli, entrambi bravissimi, che potrebbero restare a Napoli anche in caso di addio del Direttore. Il fidato Pompilio, invece, seguirà Cristiano ovunque. E c'è qualche uccellino che sussurra che Giuntoli starebbe cercando nuovi collaboratori per il suo futuro professionale. A Napoli, o lontano da Napoli. Responsabile settore giovanile e capo scouting le due figure mancanti, ad oggi. La Juve sarebbe una bella ipotesi per Giuntoli ma il suo eventuale arrivo a Torino sarebbe differente da quello di Massara. Mi spiego: Massara non porterebbe una rivolzuione societaria, Giuntoli sì. Cambierebbe molto e cambierebbe tanti uomini. Porterebbe con sè il suo team di fiducia, fatta eccezione di Micheli e Mantovani. Per ora rumors, più avanti vedremo.
L'Inter è in mezzo ad una strada. Diamo tutte le colpe a Inzaghi. Certamente, facciamo bene. Se, però, Lukaku non segna da un metro forse la colpa è anche di chi ha creduto che Lukaku fosse un affare. La squadra non c'è ma per fare così male, sicuramente, c'è qualcosa che sta succedendo ad Appiano e che noi non sappiamo. Così tante sconfitte non hanno una giustificazione. Forse all'Inter non stanno remando tutti dalla stessa parte. La squadra ha lacune oggettive ma se perdi queste partite significa che la testa non c'è. La colpa principale è dei calciatori che, in alcuni casi, anche in campo non si sono saputi regolare. Sta di fatto che se l'Inter non andrà in Champions sarà un disastro economico e sportivo, a pochi mesi, dalla data fatidica del rimborso del debito. Senza Champions l'era Zhang potrebbe concludersi in anticipo. E non sarebbe una brutta notizia….
La Cremonese, nel frattempo, conta i giorni che la separano dalla retrocessione in serie B. Come non fare calcio? Prendiamo lezioni a Cremona. Dispiace ma una proprietà che dalla serie C mette un pacco di soldi nel calcio, arriva in B in colpevole ritardo, arriva in A in altrettanto colpevole ritardo e non si gode nulla di questa categoria sigifica che il modo di operare è sbagliato. I calciatori, nelle individualità, non sono neanche male ma il problema è l'accozzaglia di giocatori stranieri, mischiati con italiani, e non puoi pensare di copiare l'Udinese o il Sassuolo al primo anno di vita. Due Direttori troppi diversi tra loro, troppe voci fuori dal coro e scarsa organizzazione sportiva. Alvini non era il problema. Lo ha dimostrato il campo. Ballardini è un mago, un grande allenatore ma anche lui non ha potuto nulla. Eppure gli hai dato tanti soldi da qui a fine stagione. Dispiace per la Cremonese ma la sua realtà è la serie B. Lo ha sentenziato il campo. Non noi.