Non c’è pace per Antonella Palmisano che sognava di tornare finalmente alle gare: l’oro olimpico di Tokyo 2020 invece è di nuovo ferma
Negli ultimi giorni la marcia italiana e le Olimpiadi si sono incrociati con due vicende profondamente diverse ma che fanno riflettere. Prima la sentenza del tribunale di Bolzano che ha archiviato per sempre la storia di Alex Schwazer e ora il dramma, solo sportivo, di Antonella Palmisano.
Qui il doping per fortuna c’entra nulla, ma è come se una maledizione si fosse accanita negli ultimi due anni sulla campionessa pugliese che non sta conoscendo pace. Il momento più bello della sua carriera è stata la vittoria nella 20 km di marcia alle Olimpiadi di Tokyo 2020 meno di due anni fa. Ora però Antonella non è sicura di poter difendere il suo titolo tra 16 mesi sulle strade di Parigi 2024. Tutta colpa di un problema fisico che la tormenta da tempo, in realtà anche prima che volasse in Giappone. In quell’occasione però insieme al suo staff era riuscita a trovare un rimedio che aveva funzionato molto bene come dimostra la sua gare bellissima e commovente per salire sul gradino più alto del podio.
Il suo avversario principale non è un’atleta, anche se le russe prossimamente potrebbero tornare in gioco. Piuttosto è la “sindrome di addormentamento della gamba sinistra”, un malessere provocato da una fibrosi al nervo sciatico, che lo scorso anno di fatto le ha impedito di affrontare le avversarie e l’ha costretta a saltare i Mondiali di Eugene.
La preparazione invernale ha funzionato, la Palmisano pareva essere uscita finalmente dalla sua condizione di assenza forzata ed era anche pronta per gareggiare. Primo appuntamento stagionale il 30 aprile a Madrid sulla distanza dei 10 km, un modo per rompere il ghiaccio preparando i Mondiali di Budapest che cominceranno il 19 agosto.
Invece molto probabilmente non sarà così e la conferma è arrivata direttamente da lei con una serie di Storie su Instagram. Si è fatta visitare all’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del Coni con una frase esplicativa e ha spiegato di essersi rotta le pa**e di questa situazione.
Poi ha spiegato tutto nel dettaglio. Ha fatto un’operazione che finalmente sembrava aver risolto, ha dovuto anche pazientare diversi mesi per poter riprendere, ha impostato anche un diverso programma di preparazione. Ora che era pronta, il problema è tornato a bussare alla sua porta e quindi deve ricominciare daccapo.
“Abbiamo fatto il possibile fino ad ora e per quanto ancora ci riuscirò vorrò fare il possibile per cercare di non far spegnere quella luce”. Le però dopo l’operazione lo scorso settembre a Bologna non ha mollato e non lo farà nemmeno questa volta.
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