Tre esuberi forzati dalla scuderia per accasarsi ad altre due realtà del paddock di Formula1, la rivelazione di un corrispondente lenisce la ferita
Lo scoppiettante avviso della stagione motoristica del Campionato del Mondo di Formula1 rapisce anche gli occhi dei meno curiosi. Perché per quanto il monopolio della Red Bull di Max Verstappen sia ormai cosa certa, la contesa con il compagno di squadra Sergio Perez accende la nuova rivalità in pista. E la Ferrari, etichettata tra le favorite, sembra avere ancora qualche problemino interno. Ma la vera rivelazione è senza ombra di dubbio la scuderia inglese di Aston Martin, alla sua terza stagione dopo il cambio di rotta della Racing Point sotto la guida del colosso Lawrence Stroll.
Ebbene finalmente, verrebbe da dire, gli sforzi dell’imprenditore canadese non sarebbero stati vani. La sua promessa iniziale era infatti quella di portare Aston Martin a ricoprire un ruolo di assoluto prestigio entro le prime quattro della categoria e fino ad ora sarebbe stata mantenuta. Con l’intramontabile Fernando Alonso alla guida, poi, tutto sembra più facile. Nonostante il grande periodo d’oro, però, la scuderia si è resa protagonista di un evento che ha destato preoccupazione tra gli appassionati. Stando alle informazioni riportate da Alguer Tulleuda Bonifacio, inviato degli spagnoli de ‘Diario Sport’, la scuderia inglese avrebbe interrotto il proprio rapporto di lavoro con tre ingegneri aerodinamici.
Aston Martin fa fuori tre ingegneri, la risposta immediata
Grant Kennedy, Mariano Alperin e Guru Johl – questi i nomi delle figure in oggetto – sarebbero state ritenute ‘marginali’ nel miglioramento delle prestazioni della monoposto di Silverstone in questo frangente temporale. Il giornalista pertanto rassicura che per i vertici di Aston Martin questa uscita non dovrebbe destare alcuna preoccupazione. Si tratta infatti di figure importanti dello scorso anno ma in merito alla vettura di Alonso non c’è stato alcun apporto significativo, come si apprende da una nota.
Di conseguenza, i tre ingegneri si sono affidati alle cure di McLaren e Alpha Tauri. Entrambi i team sono relegati nei bassifondi della classifica costruttori per un periodo di magra notevole rispetto alle conquiste maturate nelle stagioni precedenti. Intanto, a detta dell’ex pilota Marc Surer, ci vorrà ancora del tempo prima che Aston Martin raggiunga il massimo dei risultati sperati con Alonso alla guida, sottolineando come dovrà sperare che altri piloti si ritirino, anche se grazie ai problemi di affidabilità di Red Bull ci potrebbero essere buone chance di successo.