Lewis Hamilton vince in tribunale: condanna ufficiale per l’ex campione. Il fuoriclasse inglese è stato fatto oggetto di epiteti a sfondo razzista
Si dice che spesso chi vince molto piaccia poco. È successo a tanti grandi campioni nella storia dello sport che proprio a causa dei tanti successi ottenuti vedevano crescere l’antipatia e il risentimento altrui. E’ sempre accaduto in passato e in futuro continuerà ad accadere. Ma nel caso in questione le vittorie e i successi ottenuti con pieno merito nel corso degli anni nulla hanno a che vedere con gli insulti che Lewis Hamilton ha dovuto incassare da un suo ex celebre collega. Il 38enne pilota inglese, sette volte campione del mondo di Formula 1, è stato apostrofato con termini di chiaro stampo razzista da un grande campione del passato.
Stiamo parlando di Nelson Piquet, il settantenne ex pilota brasiliano che dal 1981 al 1987 riuscì a conquistare tre titoli mondiali. Piquet da molti anni commenta le gare di Formula 1 per conto delle principali emittenti televisive brasiliane. Nell’estate del 2021 nel descrivere lo scontro avvenuto sul circuito di Silverstone tra Hamilton e Verstappen apostrofò il campione della Mercedes con epiteti decisamente sgradevoli.
“Il negretto ha posizionato la macchina in modo che Verstappen non potesse sterzare. Il negretto l’ha fatto perché sapeva che quella curva non avrebbero potuto farla in due. È stato fortunato che solo l’altra macchina sia andata a sbattere, ha agito in modo sporco”. Ma oltre ad utilizzare in maniera reiterata l’aggettivo di stampo razzista nei confronti del sette volte campione del mondo, poco dopo Nelson Piquet si macchiò anche di un insulto omofobo, ancora contro Hamilton.
Hamilton contro Piquè, il tribunale dà torto al brasiliano: risarcimento di 900 mila euro
“Keke Rosberg? Era uno s…..o – il commento sprezzante di Piquet – non valeva niente, come suo figlio Nico, che ha vinto a sua volta un campionato nel 2016, ma il negretto deve aver dato un po’ troppo il c..o in quel periodo e non ha guidato bene”. Parole che lasciano poco spazio ad interpretazioni di sorta, tanto è vero che Nelson Piquet è stato condannato in primo grado a pagare un risarcimento di 5 milioni di rais – al cambio quasi 900mila euro – per razzismo e omofobia.
La sentenza è stata emessa dal ventesimo Tribunale civile di Brasilia. Il giudice Pedro Matos de Arruda ha affermato che l’ammontare del risarcimento va inquadrato non solo nella sua funzione riparatoria della responsabilità civile, ma anche (e forse soprattutto) in funzione punitiva, proprio perché “come società, un giorno potremo essere liberi dagli atti perniciosi del razzismo e dell’omofobia”.
Va aggiunto un elemento di carattere personale, che potrebbe spiegare in parte il risentimento di Piquet nei confronti di Hamilton: la figlia dell’ex pilota brasiliano è fidanzata con Max Verstappen. Il campione in carica è dunque il genero dell’ex pilota della Brabham, ma questo non può e non deve giustificare l’attacco chiaramente razzista rivolto al fuoriclasse inglese.