Vince ma non convince, l’Italia in trasferta archivia facilmente la pratica Malta ma la voglia di bel calcio rimane insaziata dagli uomini di Roberto Mancini.
Un 2-0 che vale i primi tre punti di queste qualificazioni a Euro2024, per gli azzurri ancora in gol Retegui e a seguire Pessina.
Vittoria dai mille dubbi
Serviva vincere ed è stato fatto, gli azzurri portano a casa il risultato accompagnato però dalla consapevolezza che questa prima parentesi nazionale ha lasciato non pochi dubbi. Ci si aspetta quindi che a settembre, quando inizierà la seconda tranche di qualificazioni, Mancini possa aver messo un punto a questa instabilità che ha condizionato le ultime due uscite.
A Ta’Qali l’Italia non ha mai sofferto contro Malta, a dire il vero è stata una partita quasi a porta unica e per tale motivo spiazza ancor di più la poca brillantezza degli azzurri.
Rischiano poco ma poco avanzano, i due acuti dell’Italia arrivano entrambi nella prima frazione di gioco. A sbloccare il match ancora Matteo Retegui, l’oriundo che a suon di gol inizia a fare breccia nel cuore degli italiani zittendo le critiche, il raddoppio lo firma poco dopo Matteo Pessina.
Mancini fa le sue scelte rispetto alla gara contro l’Inghilterra resta invariato il modulo (4-3-3) ma modifica i protagonisti cambiando otto titolari. Come detto i tre punti erano d’obbligo, ma ancora non si trova l’assetto funzionale al gioco. Insomma, la qualità dei singoli non manca di certo, ma resta carente la qualità delle giocate.
Retegui, il fiore all’occhiello di Mancini
Di soli ricordi non si vive e Roberto Mancini sembra che stia iniziando a rendersene conto. I protagonisti di Euro 2020 hanno regalato certamente grandi spettacoli al calcio italiano ma adesso c’è il bisogno di nuova ninfa. Lo stesso Mancini nel post partita ha commentato la gara dicendosi poco soddisfatto: “”Sono partite dove hai tutto da perdere e diventano brutte. Abbiamo fatto alcune cose buone e altre meno, l’importante era vincerla e fare qualche gol in più.
La nota positiva in mezzo a delle stentate sufficienze è stato il reparto offensivo, seppur spesso poco cinico sotto porta, con il suo protagonista italo argentino che fa ben parlare di se e rispetta le aspettative del Ct: “Retegui ha sbloccato la partita e questo è fondamentale. Ripeto, ha bisogno di tempo perché non è ancora dentro al calcio europeo. Queste gare sono difficili da giocare perché non hai molti spazi e devi giocarle al massimo. In generale potevamo fare meglio su tutti i fronti”.