L'esperto giornalista Enzo Bucchioni, ospite di Sportitaliamercato, ha commentato gli sviluppi moderni del calcio: "La storia di Mancini è finita la sera di Palermo. Da lì ho visto mancanza di idee, contraddizioni. Non sembra nemmeno parente del ct che ha ereditato la Nazionale nel 2018. La crisi del calcio non è nata oggi. Dopo l'Europeo ha abbandonato l'idea in cui credeva, quell'energia straordinaria mai più proposta. Guardate il linguaggio del corpo in panchina, cerca di dare colpe astratte a tutti. Dove vogliamo andare? Sono preoccupato per il futuro: oggi dovrebbe nascere una squadra che dovrà lottare per qualificarsi al Mondiale. Non vedo nulla di calcio e mi dispiace perché lo stimo. Non c'è più nulla di calcio e di Mancini. Lui avrebbe voluto dimettersi: non gliel'hanno permesso per ragioni che sappiamo. Perché avrebbe dovuto dimettersi anche il presidente della FIGC. Questo è un progetto di carta velina, fragile. Ancelotti porterebbe nuove idee, nuova freschezza. Porterebbe la Nazionale ad un livello elevato. Perché non ha chiamato Colombo?"
L'analisi valutativa è proseguita: "Tavecchio è stato massacrato perché debole politicamente. Gravina avrebbe dovuto dimettersi mezz'ora dopo la sconfitta contro la Macedonia del Nord. E' stato graziato dal sistema dei media italiani".
"Conte sta riflettendo sull'anno sabbatico. E' un mese per capire se vorrà mettersi in gioco subito, oppure no. Accostarlo all'Inter? Faccio fatica. Se devo scommettere qualcosa, lo farei sulla Roma. C'è troppo silenzio".