Aprile sarà un mese cruciale per il futuro: non solo il campo, la Juventus rischia davvero di andare in serie B
Nove partite in 30 giorni, con la decisione del ricorso al Coni in mezzo che potrebbe cambiare tutto o essere una condanna. Ma c’è anche la Corta di Appello Federale pronta eventualmente a mandare la Juventus in B.
Aprile si annunciava già come mese decisivo e adesso conosciamo anche tutti gli impegni che aspettano i bianconeri. Così sappiamo che la squadra di Allegri ha tante date da segnare con il circoletto rosso perché ognuna vale un pezzo di futuro.
La ripresa sarà il 1° aprile alle 20.45 all’Allianz Stadium contro il Verona e tre giorni dopo, sempre in casa l’andata della semifinale di Coppa Italia con l’Inter, seguita sabato 8 dalla trasferta in casa della Lazio.
Appena il tempo di rifiatare e il 13 è in programma l’andata dei quarti in Europa League ancora in casa con lo Sporting Lisbona, seguita il 16 dalla trasferta con il Sassuolo. Poi sei giorni di fuoco: 20 aprile il ritorno a Lisbona 23 aprile alle 20.45 allo Stadium arriverà il Napoli e tre giorni dopo tutti a San Siro per il ritorno di Coppa Italia. Infine il 30 alle 20.45 trasferta a Bologna.
Juventus in B, la sentenza è arrivata: “Le prove sono chiare”
Ma questa è soltanto una parte degli impegni bianconeri perché in realtà ci sono altre due partite da giocare, quelle che stabiliranno veramente il futuro del club e dei giocatori. La prima è già fissata per mercoledì 19 aprile a Roma.
Il Collegio di Garanzia del Coni deciderà in quell’occasione se ribaltare oppure confermare la sentenza della Corte di Appello Federale. Per ora fa fede la sanzione di 15 punti in classifica al club bianconero per il primo filone plusvalenze che potrebbero essere restituiti.
Ma sul futuro del club pende anche un’altra affilatissima spada di Damocle legata all’indagine sulla manovra stipendi. E in questo caso le punizioni possono andare da una multa salata fino ad una nuova penalizzazione o peggio alla radiazione, se fosse stabilito che eventuali trucchi contabili abbiano favorito l’iscrizione al campionato.
Negli ultimi tempi molti hanno espresso pareri sulla questione ma l0ultimo sa di sentenza. Arriva dal giornalista napoletano Carlo Alvino che è intervenuto a Radio Kiss Kiss Napoli. In particolare ha risposto ad una domanda su quello che succederà davanti alla giustizia sportiva.
“Alla Juventus non saranno restituiti i 15 punti. Anzi, quando arriverà la decisione sulla famosa manovra stipendi, assisteremo alla retrocessione in Serie B. Le prove sono chiare ed inequivocabili. In questo modo ci saranno due motivi per festeggiare: lo scudetto del Napoli e la retrocessione della Juventus”.
Inchiesta Prisma, il pm Santoriello si ritira ma l’impianto accusatorio continua a reggere
La seconda partita davanti ai giudici sarà quella presso il Tribunale di Torino che comincia il 278 marzo con l’udienza preliminare dell’inchiesta Prisma. Una vicenda che vede coinvolti tutti gli ex vertici del club a cominciare dal vecchio presidente Andrea Agnelli con accuse come aggiotaggio e falso in bilancio.
Nelle ultime ore è arrivata la conferma che Ciro Santoriello non sarà il Pubblico Ministero che rappresenterà l’accusa della procura della Repubblica di Torino. Dopo che sono state diffuse alcune sue dichiarazioni passate, durante un convegno, in cui si dichiarava anti Juventino e tifoso del Napoli ha preso la decisione di astenersi.
Ma questo non farà cadere il monte di accuse nei confronti della vecchia società. Semplicemente la Procura continuerà ad essere rappresentata dagli altri due magistrati del Pool che ha portato avanti le indagini, Mario Bendoni e Marco Gianoglio. Saranno quindi loro a presentarsi davanti al gup Marco Picco.