Esonero Inzaghi, la misura è colma: l’Inter ha preso la decisione. Il tecnico piacentino ha incassato la nona sconfitta in questo campionato
E sono nove. In ventisette giornate di campionato corrispondono al 35% circa delle gare disputate, uno sproposito. L’Inter che dopo il ko di La Spezia incassa la seconda sconfitta consecutiva contro la Juventus, la nona di tutto il campionato, rischia seriamente di compromettere la qualificazione alla prossima Champions League. Lautaro e compagni, superati dalla Lazio in classifica, si trovano adesso al terzo posto con sole tre lunghezze di vantaggio sulla Roma, quinta.
Al di là dell’episodio, discusso e discutibile, del gol vittoria della Juventus realizzato da Filip Kostic e viziato molto probabilmente da un fallo di mano di Rabiot all’inizio del contropiede vincente, ciò che sconcerta nell’Inter è l’assoluta incapacità di costruire gioco e occasioni da gol e la mancanza di uno straccio di gioco. Sia contro il Porto nel ritorno degli ottavi di Champions che contro la Juventus i nerazzurri hanno creato pochissimo, evidenziando difetti che a questo punto della stagione è molto difficile risolvere.
E il peso della responsabilità di questa crisi di gioco prima e di risultati poi non può non gravare sulle spalle di Simone Inzaghi. Il tecnico piacentino nell’infuocato e accesissimo post partita del Meazza ha parlato di ‘scandalo inaccettabile‘, riferendosi ovviamente al gol vittoria della Juventus realizzato da Kostic, evitando però di analizzare i problemi che affliggono una squadra partita con il ruolo di favorita per lo scudetto e che ora rischia l’esclusione dalla zona Champions.
Esonero Inzaghi, la decisione dell’Inter: contatto tra Marotta e Zhang
A meno che l’Inter non riesca a compiere un’impresa epica, che si può tradurre nell’approdo alla finale di Champions League, il destino di Simone Inzaghi sulla panchina nerazzurra è segnato. Nelle ultime ore si vocifera di un mini vertice telefonico tra il presidente Steven Zhang e l’amministratore delegato Beppe Marotta. In questo momento sembra escluso un esonero dell’ex allenatore della Lazio durante la sosta per le nazionali, ma a giugno si tireranno le somme.
Le chance che Inzaghi resti alla guida dell’Inter per il terzo anno consecutivo sono in questo momento prossime allo zero. Non è un caso che negli ultimi giorni abbia ripreso forza e vigore il nome di Antonio Conte, la cui rottura con il Tottenham è definitiva. L’allenatore leccese vuole tornare in Italia e l’Inter sembra la sua destinazione più gradita.
Lo stesso presidente Zhang nella scelta del prossimo tecnico non vuole correre rischi e sotto questo aspetto chi meglio di Conte, che ha riportato lo scudetto dopo undici anni, è in grado di garantire i risultati accompagnati da una crescita costante della squadra.