Dani Alves, il giudizio durissimo di Piquè scuote i social: è polemica. Dichiarazioni di fuoco dell’ex difensore compagno di squadra del brasiliano al Barcellona
E’ rinchiuso da circa un mese in una carcere della Catalogna in attesa che si celebri il processo che lo vede imputato di stupro e violenza sessuale. L’esistenza di Dani Alves, quasi quarantenne celebrato fuoriclasse del calcio mondiale, capitano del Brasile e stella del Bercellona, è stata letteralmente stravolta quando poco più di un mese fa una ragazza lo ha denunciato: in un noto locale della città catalana, il terzino della Selecao avrebbe abusato di lei. Dopo qualche giorno Dani Alves è stato arrestato e spedito in prigione e tutti i suoi ricorsi per annullare la carcerazione preventiva sono stati respinti.
Durante questo periodo l’esterno brasiliano del Barcellona ha visto naufragare il suo matrimonio: la moglie, che aveva da poco perso la madre, non ha nascosto il suo dolore e sui social ha cancellato di colpo tutte le foto insieme al marito. In attesa di un verdetto che lo scagioni o ne confermi la colpevolezza. Tra i suoi attuali ed ex compagni di squadra, nessuno ha voluto esprimersi sulla questione.
Uno solo ha preso la parola qualche ora fa e sono state dichiarazioni di fuoco. Gerard Piquè, ex difensore centrale e leader del Barcellona più forte di tutti i tempi, ha espresso la sua opinione sul caso che vede coinvolto Alves e non ha risparmiato giudizi durissimi nei confronti del suo ex compagno.
Dani Alves, le parole di Piquè sono durissime: tifosi sconcertati
“Sarei più inflessibile della giustizia”, ha dichiarato l’ex difensore centrale del Barcellona, durante un’intervista rilasciata qualche ora fa al RAC 1.”È un caso molto complicato. Perché lo conosco personalmente e nutro per lui un apprezzamento importante. L’intero caso, per noi che siamo stati colleghi o ex colleghi, e per lui, è molto pesante. Voglio solo che la giustizia faccia il suo lavoro”, ha ribadito ancora una volta Piquè. “Fino a quando non mi dicono che lo ha fatto e che ci sono prove, beh penso che sia doveroso aspettare”.
“La cosa più semplice oggi è dire che è già colpevole. Voglio aspettare. Aspettare cosa dirà il giudice. E se il giudice ritiene che sia una cosa o l’altra, allora va rispettato e da lì in poi aiutare la vittima soprattutto nel processo. Si può pensare come sia potuto accadere. Se è così ed è successo, penso che sia necessario essere molto duri, con Dani e con tutti quelli che fanno una cosa del genere”.
Piquè rincara ulteriormente la dose: “Sarei anche più duro di quanto sia la giustizia perché trovo ripugnante un reato come la violenza sessuale. Penso che dobbiamo rispettarci a vicenda, uomini e donne. Alla fine, quello che vogliamo è vivere in un mondo dove cose del genere non succedono. Per questo sarei totalmente inflessibile e sarei molto duro nel caso in cui ciò fosse accaduto”.