Dopo 12 anni dall’ultima volta, l’Inter torna ai quarti di finale di Champions League e lo fa con merito. Di fronte ad un rognoso Porto, i nerazzurri si sono imposti grazie alla vittoria dell’andata a Milano. A decidere il gol nel finale della partita di San Siro firmato Romelu Lukaku. Un passaggio del turno meritato per l’Inter che è riuscita a tenere per ben 180 minuti la porta inviolata grazie ad una difesa perfetta per 94 minuti stasera e un super Onana. I nerazzurri fotocopiano lo stesso risultato del Milan, che la scorsa settimana era arrivata ai quarti con uno 0-0 nel ritorno a Londra, dopo la vittoria 1-0 a San Siro.
L’Inter comincia in sordina subisce qualche iniziativa dei portoghesi. Ma l’unico vero pericolo dei primi 15/20 minuti è il tiro di Uribe dalla distanza. Dzeko spaventa i portoghesi, che nel finale di primo tempo provano ad accelerare. L’Inter, pur imprecisa in fase di possesso, è gagliarda e tenace non va mai realmente in difficoltà. E Onana fa solo parate di ordinaria amministrazione. Unica spina nel fianco, Wenderson Galeno, che alle spalle di Dumfries crea scompiglio ma il migliore dell’Inter, Darmian, lo controlla perfettamente.
Nel secondo tempo il Porto ricomincia fortissimo. Prova a spingere, ma come nel primo tempo non trova mai davvero l’occasione per andare in vantaggio. È sempre Uribe a calciare da fuori, ma ci va solo vicino.
Nella parte centrale del secondo tempo, l’Inter riprende fiato prova ad alzare testa e baricentro, ma questo momento dura pochissimo. Conçeiçao butta dentro attaccanti ed esterni e il Porto, trascinato da un Dragão infuocato. Prima del recupero la squadra portoghese non riesce ancora una volta a creare reali pericoli al portiere camerunense.
Il recupero però diventa però un tiro al bersaglio. Prima al 92°, la prima distrazione della difesa nerazzurra concede una rovesciata ravvicinata al subentrato Martinez che colpisce male e spreca. Poi il momento più difficile al 95°, quando su un batti e ribatti sulla conclusione di Marcano, Dumfries salva sulla linea. Sul cross successivo, la torre di Marcano pesca il bomber Taremi, fino a quel momento invisibile, trova il miracolo di Onana che manda sul palo. È l’ultima grande emozione della gara, prima del rosso a Pepé Aquino, per proteste reiterate.
Con questo pareggio che vale come una vittoria, Inzaghi mette a tacere le polemiche sulla sua gestione. Permangono i problemi di continuità della formazione nerazzurra in campionato, ma per il momento è secondo e domenica sera c’è la Juventus per puntellare ancora il secondo posto.
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