Rafael Leao, attaccante del Milan [Credit_ ANSA] - Sportitalia.com
Abbaglio Champions e allarme campionato in casa Milan. Dopo il passaggio ai quarti di finale che aveva apparentemente messo in ombra il ko di Firenze a riportarlo alla luce è bastata una sola partita che rappresentava un’occasione da sfruttare. Contro la Salernitana, però, la squadra di Pioli ha rimediato solo un pari aggregandosi al gruppo delle big frenate in questa 26ª giornata di Seria A.
Inaspettato e forse impensabile, le dirette contendenti al posto nell’Europa che conta si sono fermate tutte. La prima a partire è stata l’Inter venerdì, uscita sconfitta dalla sfida contro lo Spezia, così come la Roma al cospetto del Sassuolo; poi pari anche per la Lazio in casa del Bologna. Insomma, tutto resta invariato ai piani alti della classifica, ma per il Milan si inizia già a parlare di una ricaduta dopo la crisi di gennaio.
Seppur è vero che i risultati non sempre accontentano non si può non sottolineare l’evidente miglioramento del rendimento della squadra dopo il cambio modulo attuato da Pioli, la difesa lavora bene e lo dimostrano i numeri, solo 4 reti subite da febbraio. A far riflettere invece è il reparto offensivo, le vittorie di “corto muso” poco aiutano in tal senso, i rossoneri infatti hanno messo a segno solo 7 gol nelle ultime otto partite, compresa la Champions.
Il pari di ieri più che demerito del Milan è grande merito della Salernitana guidata da Sousa, ben messa in campo, solida e sorprendente. Ochoa in forma brillante para tutto. Dia risponde a Giroud e ottiene un punto d’oro che porta i granata a +7 dalla zona retrocessione.
Nel post partita sott’inchiesta finisce il reparto offensivo rossonero. Solo Giroud si salva, sempre determinante. Non riescono a incidere i restanti Rebic, Origi, Diaz, De Ketelaere e Rafael Leao. Quest’ultimo, a secco di reti da metà gennaio continua a deludere le aspettative dei sostenitori.
Pioli nel post partita commenta a caldo la prestazione dei suoi senza inutili giri di parole: “Questa è un’occasione persa, inutile girarci attorno. Non pensavamo di averla chiusa dopo il gol di Giroud. L’abbiamo controllata ma non come volevamo, sapevamo di andare incontro a una gara spigolosa e quindi non penso ci sia stato un calo mentale, ma di certo dovevamo fare di più per vincere. Per vincerla dovevamo e potevamo fare di più”.
Soddisfatto d’altra parte Paolo Sousa che ribadisce l’obiettivo principale della squadra: “Sto solo pensando alla salvezza. Per salvarci dobbiamo giocare in un certo modo. La squadra ha sempre più chiaro quello che deve fare e quello che stiamo vedendo è che riesce a competere sempre di più per vincere le partite. Dopo la salvezza ci penseremo”.
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