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Verso Porto-Inter: Inzaghi si gioca i quarti e il futuro nerazzurro

Vigilia di Champions League in casa Inter, che proprio in questi minuti sta volando alla volta del Portogallo per il ritorno degli ottavi di Champions League contro il Porto. I nerazzurri sono partiti dopo aver svolto il consueto allenamento, con il solito quarto d’ora aperto aperto ai media. La gara di domani sarà un crocevia importante per la stagione dei nerazzurri che, con lo scudetto verso Napoli, possono sperare solo di vincere ancora la Coppa Italia e fare il miglior percorso possibile in Champions League.

VIGILIA AGITATA IN CASA INTER

Sono stati giorni molto intensi in casa Inter e dintorni. L’ambiente si è surriscaldato dopo la sconfitta di La Spezia, contro la squadra di mister Semplici. Sul banco degli imputati è finito il bersaglio più facile, l’allenatore Simone Inzaghi, reo di non saper tenere sulla corda i calciatori. Tuttavia, la squadra, giunta all’ottava sconfitta stagione in Serie A, non è esente da colpe per via di diverse scelte rivedibili nel rettangolo verde durante i 90 minuti.
Non solo, Inzaghi non è stato aiutato in estate tramite il mercato: innesti mirati sì, ma con caratteristiche molto diverse da quelle dei giocatori salutati.
Nonostante questa situazione c’è stato un confronto tra dirigenza e allenatore, l’ennesimo di questa stagione, per chiarire che i risultati devono migliorare.

I nerazzurri però possono sfruttare la rabbia della sconfitta contro lo Spezia per convertirla in energia positiva in vista della gara di Oporto. L’Inter di Inzaghi in questa stagione ha più volte mostrato grande forza d’animo, reagendo subito a sconfitte per quanto dolorose.

L’INTER RIPARTE DALL’1-0 DI SAN SIRO

Nonostante il vantaggio, difficile immaginare che l’Inter andrà incontro ad una gara diversa da quella affrontata al Picco. I portoghesi sono squadra tignosa e arcigna, e anche all’andata nonostante Conçeiçao avesse parecchi problemi non di formazione, ma di condizione dei titolari, per i nerazzurri è stata molto dura. Negli anni il Porto allo Stadio Do Dragão ha mietuto parecchie vittime italiane, sempre lasciando per buona parte del tempo il pallino del gioco all’avversario. Dovrà dunque fare grande attenzione l’Inter, nonostante il gol di vantaggio firmato Romelu Lukaku.

CONÇEIÇAO: “L’INTER QUI PER VINCERE”

Della difficoltà della gara che arriva domani ne è consapevole anche il tecnico dei Dragoni, Sergio Conçeiçao. Un passato in Italia tra Inter, Lazio e Parma e la voglia di imporsi un’altra volta su un avversario di maggior blasone: “A me non interessa né la storia né le statistiche, l’Inter ha vinto tre volte la Champions, è stata credo due volte campione del Mondo, sono i giocatori che fanno la squadra – dice il tecnico portoghese introducendo la sfida – Ma la cosa importante è ciò che succederà domani. Io parlo da ex giocatore e da allenatore, i giocatori entrano in campo concentrati sui loro compiti da svolgere, non sulla storia e sulle statistiche“.

LE ASSENZE DEL PORTO

Per sfidare l’Inter, il Porto dovrà fare a meno di diversi calciatori. Il primo è, ovviamente, il centrocampista Otavio, squalificato. Titolarissimo della squadra di Conçeiçao, dopo un un problema fisico era stato recuperato a sorpresa per l’andata in cui è stato poi espulso pregiudicando il finale dei portoghesi. Oltre a lui sarà sarà assente il terzino Joao Mario, mentre Evanilson rimane in dubbio visto che ha svolto un allenamento differenziato.

LA CONFERENZA DELL’INTER

Appena atterrata a Oporto, l’Inter si recherà allo stadio per il primo sopralluogo sul terreno di gioco. Contestualmente Simone Inzaghi andrà in conferenza alle 20, accompagnato Hakan Calhanoglu.

IL BORSINO NERAZZURRO

Oggi, in allenamento, si è rivisto Milan Skriniar che dovrebbe essere a disposizione domani. Difficilmente lo slovacco partirà dall’inizio, al suo posto dovrebbe agire Darmian con Dumfries esterno destro nonostante l’errore di venerdì. Non ci sarà invece Robin Gosens, che ha rimediato un problema al gemello mediale della gamba sinistra.

 

Stefano Francesco Utzeri

Classe 1993, nativo digitale sedotto dai Beatles e Marty McFly, cerco di raccontare il mondo a modo mio, al massimo delle mie possibilità. Laureato in Comunicazione nel 2018, e poi in Giornalismo nel 2020, ho collaborato con diverse realtà del territorio nazionale avendo studiato in Emilia-Romagna, ma il mio cuore è a Cagliari.

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