Napoli promosso, Osimhen pure. Ad assistere al match degli Azzurri sabato sera era presente sugli spalti il commissario tecnico della Nazionale della Nigeria, José Peseiro. L'allenatore delle Super Aquile ha potuto apprezzare la vittoria della squadra di Spalletti contro l’Atalanta, osservando la buona prestazione dell’attaccante principe di questa Serie A. L’altro nigeriano presente, Lookman, è sceso in campo solamente nei pochi minuti finali che gli ha concesso Gasperini.
Lo stesso Peseiro è intervenuto ai microfoni di SPORTITALIA per commentare il 2 a 0 maturato al Maradona.
Come giudica la prestazione degli Azzurri?
"E' stato un match di alto livello. Il Napoli, nonostante arrivasse da una sconfitta, non ha mostrato nessun segnale di nervosismo. I giocatori non hanno commesso errori, a dispetto della pressione dettata dalla difficoltà della partita. Spalletti ed il suo staff hanno fatto un grandissimo lavoro da questo punto di vista".
Cosa l'ha colpita del gioco di Spalletti?
"Gli azzurri hanno mostrato grande pazienza e qualità nelle scelte e nelle giocate. L'Atalanta è un'ottima squadra, ma il Napoli è stato migliore e la vittoria è arrivata dalla testa. Motivazione, fiducia e consapevolezza dei propri mezzi. Hanno combattuto, ma allo stesso tempo hanno mostrato grande serenità. Un alto livello nel controllare il match, muovere la palla, creare occasioni. Grande match, grande vittoria per il Napoli, grande atmosfera nello stadio".
Ha osservato da vicino Osimhen: come giudica la sua prestazione?
"Osimhen mi sembra che abbia fatto un'ottima partita. Non ha segnato, ma ci è andato vicino. Ed ha fatto un assist. Ha combattuto, è stato importante per la squadra come sempre. I compagni hanno avuto una grande necessità di lui, infatti quando c'erano delle difficoltà lo hanno spesso cercato. Anche stavolta è stato decisivo".
In che modo?
"Il Napoli non è riuscito subito a sbloccarla ed a creare occasioni, così hanno cercato di sfruttare i suoi movimenti per rompere gli equilibri, sfruttando la profondità che lui ha garantito. Nella prima frazione di gioco è successo 3-4 volte. Ha sempre dato l'impressione di poter essere pericoloso, creando affanno alla difesa avversaria. Ha creato spazio per gli altri che hanno potuto segnare. Poi è arrivato il fantastico gol di Kvaratskhelia e la partita è stata indirizzata. Viktor è stato importante con la sua pressione, i suoi movimenti, non ha mai lasciato soli i difensori avversari".
Spalletti che innovazione sta portando al calcio italiano?
"Negli ultimi 5 anni tutto il calcio italiano è cambiato molto. Ora tutti vogliono giocare, pressare alto, avere il possesso. Anni fa era più improntato sulla difesa organizzata, sul chiudere ogni spazio agli avversari e sul colpire in contropiede. Ora non è più così e Spalletti in questa evoluzione si è mosso molto bene: il suo Napoli gestisce il possesso e soprattutto ha grande intelligenza nel riconoscere i momenti in cui fare le cose".
Per esempio?
"Nel tenere il possesso della palla, sa capire quando è il momento giusto per cercare la profondità, quando invece è quello di far girare la palla una volta in più e così via. Per gli avversari non è facile. Poi è chiaro che ci sono giocatori come Osimhen e Kvaratskhelia che sono decisivi con le loro giocate straordinarie".
In Champions, fin dove può sognare?
"Penso che il Napoli, oltre a poter vincere il campionato, possa anche puntare a vincere la Champions League. Questo perché in questo momento non vedo una squadra nettamente superiore alle altre. Certo, ci sono squadre piene di campioni come il Real Madrid ed il Bayern Monaco che ovviamente puntano alla vittoria, ma non le vedo come imbattibili, quest'anno. I 18 punti dalla seconda permettono a Spalletti di poter gestire al meglio le forze da qui in avanti. Certo, a patto che stiano bene i giocatori chiave come Osimhen e Kvaratskhelia".